Mattinata intensa a Milano, dove sono in corso gli “Stati generali della Pallavolo“, evento che coinvolge tutti i i rappresentanti territoriali del mondo federale. “Una grande occasione di confronto, dialogo, condivisione degli interessi, delle sinergie e degli obiettivi federali in materia di sviluppo dell’attività – si legge sul sito della Fipav, che sottolinea come l’obiettivo sia – quello di tracciare le linee guida che possano orientare le politiche federali dei prossimi anni, affinché il volley italiano possa continuare a rivestire il ruolo di eccellenza mondiale e a consolidarsi sempre più come movimento di avanguardia, capace di intercettare le esigenze di una società in continua evoluzione”.
L’intervento di apertura del presidente Manfredi
Il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Manfredi, presidente della Fipav. “È stato un quadriennio importante per la Federazione: abbiamo vinto tutto il possibile, ma soprattutto ha vinto il movimento che è cresciuto moltissimo. Sono abituato a guardare solo avanti, per questo oggi parliamo di futuro che ha sempre contraddistinto la nostra Federazione, specialmente per questo grandissimo movimento che abbiamo – ha dichiarato – La nostra Federazione? Non ho da aggiungere nulla; siamo la seconda-terza ma non ci interessa il numero. Siamo cresciuti, i nostri sono il fiore all’occhiello soprattutto per l’attività giovanile. Oggi siamo già nel futuro: abbiamo impostato un nuovo modo di intendere tutto il sistema pallavolo. Una sfida per il nostro futuro sarà sicuramente quella della periferia. Siamo una federazione speciale, perché siamo tutti speciali in ciascuna provincia, in ciascuna regione“.
“Abbiamo bisogno di impianti”
“Ci servono impianti sportivi, soprattutto di base. Non è possibile che non si possa soddisfare la richiesta di pallavolo. Il nostro progetto prevede la realizzazione di 25-30 strutture che dovranno essere gestite dalla Federazione sul territorio e da una nostra società . Non si tratterà di impianti mastodontici, perché non ci servono con tanti posti, ma di quartiere con l’essenziale. Deve essere un impianto che si presti alle attività giovanili, per il resto ci stiamo lavorando. Il problema degli impianti ce lo abbiamo e siamo consapevoli che non sia di facile risoluzione, ma facciamo un primo passo avanti” ha aggiunto Manfredi.
Le parole di Velasco
“Dobbiamo sempre cercare di migliorare e non fermarci a dire quanto siamo belli. Dobbiamo innanzitutto pensare che abbiamo perso e cosa fare se fosse effettivamente successo. Dentro la Federazione non si deve creare un ambiente con l’obbligo di vincere perché non c’è nulla di più difficile che gestire quest’obbligo per una nazionale. Anche Djokovic dove andare a Tokyo e vincere l’oro, ma non ce l’ha fatta. Dobbiamo avere consapevolezza, ma anche umiltà per continuare ad imparare dagli altri. La nazionale femminile ha un grosso vantaggio: ci sono tante giocatrici e faremo la squadra B, per una maggiore condivisione e per accelerare i processi delle giocatrici. Voglio dire una cosa: lasciamo in pace la nazionale maschile sulla medaglia d’oro alle Olimpiadi: è la cosa migliore che possiamo fare. Paragonarla alla nazionale femminile è un’ingiustizia ed è inutile perché non ci aiuta“.
Le parole di De Giorgi
“Questa squadra è sempre stata la più giovane, ma anche molto competitiva. Dovevamo portare un po’ di umiltà in Federazione e riportare i piedi per terra. Bisogna tuttavia guardare al percorso, che è di eccellenza: questo non vuol dire vincere sempre ma essere competitivi in ogni occasione. Questa squadra profuma di futuro e può essere sempre più competitiva. La mancata medaglia olimpica è un punto importante per trovare stimoli verso il futuro“.
Annunciati i rinnovi dei tecnici
La vera notizia del giorno riguarda il rinnovo dei due tecnici federali. Sia Ferdinando De Giorgi che Julio Velasco guideranno infatti le rispettive nazionali fino al 2028. Confermati anche Marco Mencarelli, Direttore Tecnico del settore giovanile femminile, e Vincenzo Fanizza, Coordinatore Tecnico del settore giovanile maschile.