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Kazijski, Jensen, Jaeschke, Spirito. Gli atleti menzionati hanno rialzato le sorti di una Verona irriconoscibile, contraddistinta da un precedente rendimento sotto le aspettative. La NBV Verona ha cancellato difatti la favola della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, favorita alla vigilia: 3-1 eloquente (21-25, 25-19, 25-14, 25-22). Il primo set rappresenta una lontana illusione per il team calabrese, letteralmente sovrastato dagli avversari dal punto di vista tecnico, come dimostrato dall’eloquente terzo parziale. Il leader tecnico Jensen ha martellato costantemente con il suo mancino, sgretolando gradualmente le certezze avversarie, solide nel pre-match, seriamente ridimensionate nel post-partita. Spirito ha gestito ogni momento dell’incontro in modo pregevole, distribuendo intuizioni geniali ai compagni e rispondendo ‘presente’ a ogni sollecitazione degli opponenti, anche emotivamente. Jaeschke e Kazijski, con il sostegno di Caneschi, hanno inflitto il colpo di grazia a Vibo Valentia, tenuta a galla soltanto dalle iniziative sporadiche di Defalco e Rossard. Per i calabresi, assente ingiustificato Abouba, usualmente un fattore per il club per le 15 giornate di Superlega precedenti. Verona risorge dalle proprie ceneri, segnando un nuovo inizio e frenando la corsa sorprendente di Vibo Valentia. Monza è avvisata, gli scaligeri puntano alla zona playoff.
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