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Al PalaBianchini di Latina va in scena il posticipo della 5a giornata di Superlega tra Taiwan Excellence Latina e Wixo Lpr Piacenza. I parziali dell’incontro, finito 2-3 (25-21; 25-20; 22-25; 19-25; 12-15), esprimono bene l’andamento di una partita dai due volti, con Latina a rasentare la perfezione nei primi due set e a seguire il rientro di un’ottima Piacenza, fino al tie-break condotto e vinto (con qualche brivido) dalla formazione ospite, nella quale brillano Clevenot e un ritrovato Parodi. I ragazzi di Di Pinto iniziano fortissimo ma si spengono dopo il terzo set.
Defezioni superate in casa piacentina, con Giuliani che manda in campo Baranowicz al palleggio in diagonal con il camerunense Kody, al rientro dopo gli impegni con la sua nazionale, Clevenot e Parodi di banda, Alletti e Yosifov al centro con Manià e Giuliani jr a dividersi il ruolo di libero. I padroni di casa rispondono con Sottile opposto a Starovic, Savani e Maruotti schiacciatori, Gitto e Rossi centrali con Shoji libero. Recuperati, ma non al meglio, Fei e Le Goff.
Ricezioni che in avvio hanno la meglio sulle (a dire il vero non eccelse) battute degli avversari. Latina mantiene sempre un vantaggio minimo e dà il primo strappo sul turno in battuta di Savani (13-10). Sul 16-13 Fei sostituisce un Kody che sembra faticare ad inserirsi nei meccanismi di gioco di Baranowicz. Latina nel finale di set si appoggia sull’esperienza di Starovic e Savani e va a chiudere in scioltezza un set nel quale le due squadre si sono per larghi tratti equivalse.
Piacenza che riparte con Fei nel secondo parziale, ma è Latina che continua ad esprimere il gioco migliore, con Starovic molto sfruttato da Sottile. Il gioco di Piacenza cala vistosamente e l’Lpr vive di fiammate: i pochi break arrivano per la maggior parte da invenzioni al servizio dei suoi giocatori (Alletti per il 4-4, Parodi per l’8-8). Senza convincere particolarmente però gli ospiti riescono a passare avanti (14-16), con Di Pinto che prima chiama timeout e poi inserisce Le Goff su Gitto. Latina risale e proprio il muro di Le Goff vale il doppio vantaggio (21-19); Piacenza va in tilt sulla P1 e scivola fino al 24-19. L’errore al servizio di Clevenot regala anche il secondo set ai padroni di casa.
Ancora squadre appaiate in avvio di terzo set ma stavolta sono gli ospiti ad esprimere un gioco più concreto, con Clevenot, Fei e Parodi molto efficaci quando chiamati in causa. Col passare dei punti Piacenza riesce a piazzare break importanti (16-18, 18-21). Questa volta i ragazzi di Giuliani non si disuniscono e accorciano le distanze, anche grazie a qualche errore di troppo dei laziali.
Quarta frazione che inizia ad un ritmo molto più alto delle precedenti: le difese si fanno più numerose, il clima più battagliero e a beneficiarne è lo spettacolo. Piacenza guadagna un +3 in avvio e Latina fatica a tenere il ritmo imposto dagli ospiti. Le pipe di Maruotti e Savani diventano prevedibili, Starovic non può sostenere il da solo il peso dell’attacco e gli emiliani scappano (10-16, 11-18). Il set a questo punto non ha più molto da dire e l’errore al servizio di Savani manda tutti al quinto set.
Tie-break che inizia con Gitto in campo al posto di Le Goff nelle fila laziali, ma è ancora Piacenza a condurre nel punteggio (2-4, 3-7). Latina fatica in tutti i fondamentali (5-10) e sembra sull’orlo del baratro, ma una reazione d’orgoglio e un paio di muri di Gitto riavvicinano i padroni di casa (10-11). L’ace di Baranowicz vale il 10-13 e poi ancora un errore in battuta di Savani manda i titoli di coda all’incontro.
Pagelle
Latina
Starovic 7,5: l’aria del Lazio deve fargli evidentemente bene. Dopo due stagioni oggettivamente deludenti sembra tornato il giocatore devastante di quella Latina capace di eliminare la Lube tre anni or sono.
Savani 6,5: preciso in ricezione, una sentenza in attacco. A 35 anni dimostra di essere tutt’altro che finito. Cala tanto però a partire dal quarto set, quando la sua squadra avrebbe avuto bisogno di chiudere.
Shoji 6,5: una sicurezza sia in ricezione che in difesa. Fa la differenza al pari dei suoi compagni più appariscenti .
Le Goff 5: ha un buon ingresso nel finale di secondo set, ma per il resto non si fa notare se non per alcune discutibili letture a muro.
Piacenza
Parodi 7,5: mettere in panchina un giocatore come Marshall non è semplice, ma Giuliani non ha da rimpiangere la scelta fatta. Anche lui, come Starovic, sembra sulla via del complete recupero dopo una serie di anni bui.
Clevenot 7,5: resta il principale terminale offensivo dei suoi. La sensazione è che sia un ruolo che non dovrebbe ricoprire lui, ma finché gioca così forse può anche andare bene.
Baranowicz 6,5: nei primi due set non è chiaro dove finiscano le sue colpe e inizino quelle dei suoi attaccanti. Non brilla ma va in crescendo nel momento in cui tutti i suoi attaccanti si dimostrano affidabili.
Manià 5,5: soffre tantissimo in ricezione, in difesa gli è preferito il giovane Giuliani. Non dà garanzie, e Piacenza ne risente enormemente. Come tutta la sua squadra sale da metà gara in poi, ma non abbastanza da raggiungere la sufficienza.