Cucine Lube Civitanova e Wixo LPR Piacenza danno vita ad un’infuocata partita nell’anticipo della 12ma giornata (da disputarsi il 17 dicembre, quando la Lube sarà impegnata nel Mondiale per Club) di Superlega 2017/2018. All’Eurosuole di Civitanova i padroni di casa hanno la meglio solo al quinto set 3-2 (25-22; 18-25; 22-25; 25-18; 15-12), grazie ad una prestazione mostruosa di Sokolov, che coadiuvato da Kovar consente ai suoi di avere la meglio della miglior Piacenza della stagione (e forse degli ultimi anni), ordinata e con Parodi e Fei in grande spolvero.
Nessuna novità nelle formazioni iniziali: Civitanova schiera Christenson e Sokolov in diagonale, Juantorena e Sander schiacciatori con Candellaro e Cester al centro e Grebennikov libero. Piacenza risponde con Baranowicz opposto a Fei, Clevenot e Parodi in banda, Alletti e Yosifov al centro con Manià e Giuliani ad alternarsi in seconda linea.
Parte meglio Piacenza, che nelle fasi iniziali prende le misure ad una Lube un po’ contratta. Il muro di Baranowicz su Sokolov vale il primo break (8-10). Grazie ad un’ottima tenuta in ricezione il palleggiatore dell’LPR può smarcare al meglio i suoi attaccanti. Clevenot in contrattacco firma il 10-13, Juantorena riavvicina i suoi (13-14). Una trattenuta fischiata a Clevenot e un attacco di Sokolov portano la Lube sul 18-17. Il muro di Alletti illude Piacenza (19-20), perché Sokolov dai 9 metri regala due punti in fila che valgono il 22-20. Ancora Sokolov per il 24-21, chiude poi l’ennesimo errore al servizio di Piacenza.
Parte ancora meglio Piacenza nel secondo parziale, che approfitta di un Fei in stato di grazia, ben spalleggiato da Parodi (6-8). A questo si aggiunge una serie di errori in attacco che fanno volare gli emiliani fino all’8-14. Medei nel frattempo opera il doppio cambio con Kovar e Stankovic per Sander e Cester. Civitanova si riavvicina (10-14), ma un muro su Kovar e uno dei pochi errori di Sokolov ristabiliscono il +6 ospite (12-18). Qualche errore di troppo al servizio impedisce alla Lube di colmare il distacco, così il set scivola via senza troppi scossoni dritto tra le mani della squadra di Giuliani.
La Lube riparte con la formazione iniziale, con Cester e Sander in campo. Proprio l’americano viene subito battezzato da un gran muro di Alletti (1-2). Un incontenibile Sokolov trascina la Lube sul 5-4, ma bulgaro escluso, i ragazzi di Medei appaiono spenti. Dall’altra parte della rete Piacenza si esprime sui livelli più alti della stagione e piazza un parziale di 5-0 che vale il 5-9. La Lube prova a rientrare (8-9) ma gli ospiti non ci stanno e rispondono con veemenza (8-14). Juantorena e compagni sbandano paurosamente, con l’incertezza che comincia a farsi largo tra le fila dei padroni di casa. Medei sostituisce addirittura Christenson con Zhukouski, il croato riporta un minimo di ordine e guida un timido tentativo di recupero (12-16) subito spento da un disastro di Grebennikov. Nemmeno l’ingresso di Kovar e Stankovic serve a cambiare l’inerzia del parziale: Alletti si esalta a muro (13-22) e Piacenza può anche concedersi il lusso di rallentare nel finale.
Riparte un po’ a sorpresa Zhukouski, affiancato questa volta da Stankovic e Kovar. La Lube questa volta parte meglio (3-1), poi Kovar si esalta con due muri in fila, il primo dopo un recupero oltre i cartelloni finalizzando un’azione alla Vladimir Grbic (7-3). Giuliani richiama in panchina Fei per inserire Kody salvo poi tornare in poco tempo sui suoi passi. Juantorena sale di livello e la pressione stavolta è tutta nel campo di Piacenza, che ottiene il poco lusinghiero merito di ricordare la Lube del terzo set (9-14). Smaltito il momento di confusione Baranowicz e compagni riprendono a fare gioco, ma la versione di Civitanova del set precedente ha nel frattempo lasciato il passo a quella dello scudetto dell’anno scorso. Stankovic regala il primo set point e Kovar manda tutti al set decisivo.
Ci si potrebbe aspettare una Piacenza arrendevole e sazia, ma quella che entra in campo nel tie-break è combattiva come nei due set vinti. Clevenot e Fei riprendono a macinare punti e l’LPR scava un piccolo solco (3-6) che la Lube recupera subito per poi mettere la freccia prima del cambio di campo con l’ace di Kovar (8-7). Il nastro regala il controsorpasso agli emiliani (8-9), Juantorena firma il 10-9 e il muro su Parodi vale il 12-10. Juantorena ancora firma il 14-11, prima della bomba di Sokolov che vale il 15-12.
Pagelle
Civitanova
Sokolov 8: in alcuni frangenti rasenta l’onnipotenza, e solo una prova a tratti imbarazzante dei suoi compagni di squadra lo porta a commettere qualche errore in più.
Kovar 7: nel secondo set gioca così male da convincere Medei a ripartire con un a dir poco spento Sander, ma nel quarto cambia faccia e non sbaglia praticamente più niente
Grebennikov 5,5: è il miglior libero del mondo, e ci si aspettano giocate di tale livello. Anche senza esprimersi neanche lontanamente vicino ai suoi massimi offre una prestazione quantomeno dignitosa.
Sander 5: Christenson lo serve con grande continuità, ma l’ex giocatore di Verona gli offre in cambio una serie impressionante di murate ed errori diretti.
Piacenza
Clevenot 7+: è il giocatore più affidabile della squadra. Qualche errore di troppo stasera, ma sempre presente quando Baranowicz ha bisogno di lui.
Fei 7: nel secondo parziale sembra tornato quello della Sisley, poi ha un calo nel quarto set che va a macchiare una grande prova, contro un grande avversario.
Parodi 6,5: viaggia su livelli altissimi per metà partita, scende a partire dal terzo set ma comunque dimostra di essere tornato un giocatore determinante. A Piacenza la differenza la fa lui: riprendere a schierare Marshall una volta ripreso dall’infortunio potrebbe essere controproducente.
Alletti 6,5: attento a muro e puntuale in attacco. Si supera nel finale di terzo set, nel resto della gara è sempre presente.