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La società di volley Cucine Lube Civitanova ha lanciato un altro capitolo dell’ormai consueto appuntamento con #campionidacasa, un format che offre intrattenimento agli appassionati mediante interviste ai protagonisti. Osmany Juantorena ha risposto alle domande strutturate del team del club italiano, variando fra più fronti del medesimo sport, con uno sguardo anche all’attualità .
Juantorena ha analizzato una sua giornata tipo in tempo di quarantena, per poi valutare una sua partecipazione alle Olimpiadi del 2021: “Ci dobbiamo adeguare in questo periodo, è molto difficile. Le giornate sembrano durare 48h ma è importante restare a casa. Io guardo film, serie tv, mi alleno, leggo giornali, pulisco e cucino. Mi auguro di esserci per le Olimpiadi di Tokyo, condivido la scelta del CIO. La cosa più importante è la salute di tutti: giocatori, tifosi e familiari. Credevo slittasse di pochi mesi, non di un anno. Ci adegueremo, aspetteremo un anno, l’attesa sarà bellissima”.
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In seguito Juantorena ha esplicitato quale sia il giocatore più talentuoso che ha incontrato in carriera, per poi offrire una panoramica sul periodo più difficile sino a questo momento: “Ci sono tanti fenomeni, ma per ora il più forte nel mio ruolo è Leon. Fenomenale, molto fisico, fa sempre la differenza. Ce ne sono altri ma lui è il numero 1. Non ho potuto giocare per 2 anni, volevo smettere. Grazie alla mia famiglia ho continuato, soprattutto mia madre che mi ha incoraggiato ad aspettare per ricominciare“.
In chiusura, il pallavolista cubano naturalizzato italiano ha fatto il punto sui traguardi della sua vita, per poi lanciare un appello per il popolo italiano: “Nella vita sono realizzato, ho una moglie fantastica e due bimbe bellissime. Anche nello sport ma voglio continuare a vincere perché è molto bello. Voglio godermi gli ultimi anni come fossero i primi. Quando smetterò sarà molto difficile ma tutto quello che inizia finisce. Se ho la possibilità di vincere ancora vorrò farlo perché quando si parlerà di Civitanova, Trento ed Ankara ci sarà scritto il mio nome. Restate a casa che ne usciremo tutti insieme!”
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