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Finisce 3-1 (25-21; 22-25; 25-15; 25-18) la prima semifinale della Cev Champions League 2018 di volley maschile. Alla Basket-Hall di Kazan la Cucine Lube Civitanova vince il primo set, subisce il rientro dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle nel secondo per poi dominare il terzo e il quarto. Sokolov migliore in campo, con Civitanova a mettere in scena una superiorità schiacciante nei confronti dei polacchi, ai quali non basta un eroico Torres.
Pagelle
CIVITANOVA
Christenson 7: abile a sfruttare i punti deboli del muro polacco e aiutato dall’ottima serata di tutti i suoi attaccanti. Qualche imperfezione non influisce sul giudizio complessivo dell’hawaiano.
Sokolov 8: percentuali, manco a dirlo, bulgare per l’opposto della Lube. Lascia il segno anche a muro e in battuta.
Juantorena 7,5: dopo la prestazione solo “normale” di gara 5 torna a pieno regime con una partita delle sue.
Sander 7,5: preferito a Kovar, non delude Medei e disputa un primo set straordinario in attacco per poi mantenersi su alti livelli anche nei successivi tre.
Stankovic 7: poco presente a muro, ingestibile per lo Zaksa in attacco.
Cester 5,5: completamente fuori dal gioco nei primi due set, migliora con il passare dei punti.
Grebennikov 6,5: forse più impreciso che al suo solito, ma comunque positivo.
Kovar s.v.: entra solo per alzare il muro: suo il punto che chiude il primo set, poi un disastro nel secondo.
Marchisio s.v.: entra per un giro di ricezione a terzo set ampiamente indirizzato sui binari della Lube
Zhukouski s.v.: il suo momento arriva appena dopo quello di Marchisio ma dura solo il tempo di una battuta.
ZAKSA
Toniutti 6,5: gestisce nel migliore dei modi possibili gli attaccanti a sua disposizione. Si toglie poi lo sfizio di murare a uno Sokolov.
Torres 8: il migliore, per distacco, dei suoi. I suoi compagni nel momenti importanti si affidano a lui e il portoricano non li tradisce. È l’ultimo ad arrendersi al cospetto di una Lube oggettivamente superiore.
Deroo 5: vive di alti e bassi, come suo solito. Di fatto è lui l’ago della bilancia in una squadra che ha bisogno di esprimersi al 100% per tenere testa alle altre top europee. Dopo il set vinto però si spegne senza più riaccendersi.
Buszek 4,5: paga un pessimo avvio di primo set con la sostituzione.
Bieniek 6,5: in battuta e in attacco è sempre un cliente scomodo, ma non riesce a fare veramente la differenza.
Wisniewski 5,5: piazza due muri fondamentali dopo un set e mezzo di letargo. Toniutti non lo serve mai
Zatorski 6,5: si esibisce in alcune difese “alla Grebennikov”. Nel complesso si conferma uno dei più validi interpreti del ruolo a livello mondiale.
Szymura 6,5: tiene il campo senza strafare, ma dà l’idea di essere un gradino sotto a tutti gli altri giocatori in campo.
Semeniuk s.v.: va a sostituire il disastroso Deroo del terzo set e poi Torres sulla p1 nel quarto.
Jungiewicz, Falaschi s.v.: Gardini si gioca il doppio cambio quando il terzo set è compromesso per far rifiatare i suoi due titolari.