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L’Itas Trentino conquista per il secondo anno consecutivo la finalissima della Champions League. Alla BLM Group Arena infatti i ragazzi di coach Lorenzetti hanno superato nel derby italiano la Sir Sicoma Monini Perugia, che ha lottato con orgoglio ma alla fine ha ceduto al golden set al termine di un doppio confronto che entrerà di diritto negli annali della pallavolo italiana e non solo.
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La cronaca – La partita inizia con entrambe le squadre efficaci in ricezione e poco precise in attacco, con Leon da una parte e Kazyiski dall’altra talvolta in difficoltà . Perugia tocca il +3 sull’11-14, ma la seconda parte del primo set sorride a Trento che viene trascinata da Michieletto e Lisinac: i padroni di casa firmano il break e allungano nel finale, con l’ace dello stesso Michieletto che vale il 25-21 in favore di Trento. Nel secondo set però gli uomini di Lorenzetti faticano a tenere un livello così alto e Perugia allunga sul 6-10 senza far rientrare gli avversari come avvenuto nel parziale precedente. Podrascanin e Kazyiski provano a tenere Trento a contatto, ma il Block Devils non tremano e pareggiano i conti con un altro 25-21.
Il terzo set si trasforma a sorpresa in un monologo di Trento, con Lavia che firma subito il 3-0. A dare un forte contributo è però il servizio di Perugia, che commette cinque errori consecutivi in battuta e sette complessivi nel set. L’ace di Sbertoli vale l’11-5, l’unico tra i Block Devils a crederci è Solè che accorcia sul 14-10. Alla fine però gli uomini di Grbic si arrendono, come conferma l’eloquente punteggio di 25-16. Trento si porta sul 2-1 e a un solo set dalla finalissima. Perugia cerca la reazione in avvio di quarto set, con Anderson che firma un paio di attacchi davvero notevoli per il 7-5 in favore degli umbri. Momento di svolta il problema fisico a Kazyiski, che mette in seria difficoltà l’attacco di Trento: Perugia al contrario si affida a Matt Anderson e ritrova anche qualche punto da parte di Leon. I padroni di casa soffrono, provano a rientrare ma alla fine cedono 25-20.
La Sir Sicoma Monini deve vincere anche il quinto set per prolungare ulteriormente la sfida, che prosegue su livelli altissimi da una parte e dall’altra. Il parziale si trasforma in una battaglia punto a punto, ma alla fine la spunta proprio Perugia con l’errore di Lisinac al servizio per il 13-15 che significa golden set. Orfana di Kazyiski, nel momento decisivo Trento si affida a Michieletto che guida i suoi sul punteggio di 8-2. Sembra fatta, ma Perugia non muore mai: Leon da vero campione prova ad accendersi nel momento del bisogno, gli umbri accorciano e poi annullano due match-ball (la seconda con ace di Leon) per portarsi sul 14-14. Pinali porta Trento al quarto match-ball e alla fine l’errore di Rychliki mette la parola fine ad un match davvero incredibile.
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