L’Itas Trentino ha sconfitto la Sir Sicoma Monini Perugia, mediante il punteggio di 3-0 (25-21, 25-16, 25-23), in occasione della semifinale di andata della CEV Champions League maschile 2020/2021. Il confronto tra compagini italiane non ha mai avuto realmente storia, con trentini in proiezione offensiva costante ed efficace, mentre perugini recessivi e tendenzialmente irriconoscibili. La prepotenza di Podrascanin e la classe del giovane Michieletto hanno di certo fatto la differenza, sebbene siano da evidenziare a matita blu i demeriti di Perugia, con Leon e Plotnitsky praticamente non pervenuti. Gli uomini di Lorenzetti hanno sfoderato una prestazione d’alta scuola, aggiudicandosi il primordiale capitolo di una sfida però apertissima.
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IL RESOCONTO
Per quanto concerne Trento, Nimir è stato nominato migliore in campo: decisione sacrosanta, considerando le realizzazioni costanti ed esteticamente strabilianti dell’effettivo trentino. Al fianco di Nimir, oltre ai già citati Podrascanin e Michieletto, Lisinac ha fatto la voce grossa annichilendo Leon, di certo non un tennista facilmente domo. Proprio il talentuoso pallavolista di origine cubana è mancato a Perugia, spesso inusualmente passivo e certamente non fautore di punti in serie. Prestazione da dimenticare anche per Solé e Muzaj, mai davvero efficienti in fase propositiva. L’unica nota positiva per Perugia è stata la prestazione di Ter Horst, unico davvero incisivo, sebbene eccessivamente altalenante. Primo atto della doppia sfida per Trento, Perugia deve inseguire e non sarà facile rimontare.