Perugia si arrende a un passo dalla finale, che dunque sfuma a favore dello Zenit Kazan. Gli umbri, sconfitti al tie-break in casa una settimana fa, perdono anche in Russia col risultato di 3-1 (22-25, 25-23, 25-23, 26-24) nella semifinale di ritorno della Champions League 2018/2019 di volley maschile. Sono i russi, dunque, a giocarsi la finale di Berlino, tanti rimpianti per la Sir Safety di Lorenzo Bernardi, che aveva portato a casa il primo set ma si è arresa sempre col minimo scarto nei successivi tre.
IL RACCONTO DEL MATCH – Avvio non eccessivamente positivo degli italiani, con Leon e Atanasijevic che faticano a prendere il ritmo. Pian piano, però, vengono fuori gli ospiti, che prendono un discreto vantaggio e riescono a resistere anche nel finale nonostante il rientro dei padroni di casa. 22-25 finale che lascia ben sperare in vista del proseguo, ma così non è: nell’ambito di un parziale molto equilibrato, pesa l’errore gratuito di Atanasijevic al servizio che regala due palle set agli avversari, con la seconda che viene sfruttata. Saranno oltre venti gli errori in battuta degli umbri, troppi per un match di Champions, e così anche nel terzo set i russi prendono vantaggio, la Sir Safety rimonta ma nel finale viene beffata da un fenomenale Mikhailov. Si arriva così al quarto set decisivo, dove Perugia ha le spalle al muro: può solo vincere questo e i successivi due tie-break eventuali per trovare la finale. Si gioca punto a punto fino all’allungo sul 24-22 dei russi: lo Zenit, però, non sfrutta le due palle match a disposizione e si giunge sul 24-24, ma non basta per la squadra italiana di coach Bernardi, piegata 26-24.