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“Non me lo sarei mai aspettato. Stavo ragionando sull’Olimpiade, ma poi è arrivata questa chiamata, ho accettato con grande entusiasmo e umiltà, e sono arrivato a Civitanova con l’obiettivo di dare il mio contributo. Ho cercato prima di tutto di capire quale era la situazione, visto il pochissimo tempo a disposizione, ho ascoltato i ragazzi e provato a metterli nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Ed è più facile riuscire a farlo quando in una squadra in cui ci sono così tanti campioni“. Sicuramente Gianlorenzo Blengini non rimpiange la scelta di approdare sulla panchina della Lube, squadra con cui nella serata di sabato si è aggiudicato lo Scudetto, il secondo personale.
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Il tecnico azzurro ha firmato per tre anni di contratto con Civitanova, dove è arrivato al termine della regular season 2020/2021 per sostituire Ferdinando De Giorgi. “La chiave è stata sicuramente la serie con Modena” spiega il tecnico piemontese sullo Scudetto appena conquistato, “perché in quei momenti di difficoltà certe situazioni possono facilmente diventare delle attenuanti. Invece la squadra ha dimostrato di voler arrivare fino in fondo, e di potercela fare pur dovendo fare a meno di due pedine importanti come De Cecco e Leal“.
“Superato quell’ostacolo nei quarti, in semifinale abbiamo affrontato un’altra grandissima squadra, ovvero Trento, iniziando con una sconfitta in casa in Gara 1” prosegue Blengini, “un’altra salita molto difficile, che non si può affrontare se non hai grande voglia di passare sopra alle difficoltà, insieme ad una grande resistenza. Abbiamo passato anche quell’ostacolo andando a vincere due volte a Trento, e poi la finale, che ci ha portato qua a festeggiare questo scudetto“.
“Questo scudetto è sicuramente per mia moglie e mia figlia“, è la dedica del ct azzurro, “che mi ha visto lasciare casa dalla sera alla mattina. Loro sanno benissimo in cosa consiste il mio lavoro, ma non è sempre semplice. Avere una famiglia solida alle spalle è davvero bello e molto importante. La dedica professionale è invece per i ragazzi, che sono stati straordinari nel saper stringere i denti, e per la società, che ha allestito una squadra così forte“. “Per me è davvero un privilegio allenare una squadra di giocatori così forti. È bellissimo” ha concluso Blengini.
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