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Julio Velasco ha annunciato che non allenerà più: sono passati 40 anni da quando aveva debuttato come allenatore, nel piccolo Ferro Carril Oeste. L’argentino ha poi avuto la fortuna e il merito di allenare club il Modena Volley e la Nazionale Italiana, con i quali ha ottenuto risultati superbi: col il primo ha conquistato quattro scudetti consecutivi dal 1986 al 1989, mentre con gli azzurri ha vinto due Mondiali (1990 e 1994) e tre Europei (1989, 1993 e 1995).
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E’ lo stesso Modena, la sua società, ad annunciare in una nota che il tecnico argentino ha deciso di chiudere la propria carriera. Decisione che “va accettata, come si accetta ciò che viene deciso da una persona che ha dimostrato, in ogni circostanza, enorme correttezza, professionalità, e passione“, si legge nel tributo sul sito ufficiale della squadra. “Velasco è stato, è e sarà per sempre un simbolo della nostra società e della nostra città ed è proprio a nome di tutta Modena che, come Modena Volley, intendiamo ringraziarlo per ciò che ha fatto come uomo e come allenatore ogni volta che è stato chiamato a rappresentarci. A sottolineare il percorso di crescita con gli emiliani è stato poi aggiunto:”A metà anni ottanta Julio ha preso per mano una squadra ed una società e l’ha fatta divenire una leggenda indelebile nella storia dello sport e ha fatto si che oggi, Modena, sia unanimemente riconosciuta come culla del volley mondiale. Julio Velasco è tornato a Modena e durante l’ultima stagione ha dimostrato, coi fatti, di essere non solo un vincente, ma un uomo con una capacità ineguagliabile di insegnare, guidare e motivare. Ha fatto la storia di Modena e ne ha segnato tappe e momenti fondamentali. Modena era, è e sarà la Tua città, e sarà casa Tua. Semplicemente grazie”.
Velasco si ritira quindi dopo aver vinto tutto: da citare anche i quattro titoli in Argentina a inizio carriera col Ferro Carril Oeste e poi le 3 Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e un Coppa delle Coppe col Modena. Con la Nazionale bisogna aggiungere all’appello cinque World League, una Coppa del Mondo e un argento olimpico ad Atlanta ’96.
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