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È qui la festa. L’Unipol Arena di Bologna si prepara ad accogliere le Final Four della Del Monte Coppa Italia Superlega 2019, primo trofeo in palio nel nuovo anno. Sarà l’occasione per ammirare di nuovo una contro l’altra le migliori quattro squadre del nostro campionato.
L’altissimo livello offerto dalla Superlega in questa stagione trova la sua naturale consacrazione in una manifestazione che vedrà scendere in campo alcuni dei migliori campioni internazionali. Alla vigilia delle semifinali, proviamo ad analizzare punti di forza e punti deboli delle quattro squadre protagoniste: Sir Safety Conad Perugia (prima testa di serie), Itas Trentino (seconda testa di serie), Cucine Lube Civitanova (terza testa di serie) e Azimut Leo Shoes Modena (quarta testa di serie).
LA SIR VUOLE CONFERMARE IL TITOLO
La Sir è la detentrice del titolo e punta decisiva al bis per cercare di confermare l’incredibile triplete raggiunto lo scorso anno. A livello offensivo la squadra di coach Bernardi è semplicemente inarrestabile. Perugia vanta il miglior attacco del campionato grazie ai due bombardieri Leon e Atanasijevic in banda. I due svettano nella classifica riservata agli ace: 76 per il fenomeno cubano naturalizzato polacco e 56 per il serbo.
I problemi semmai sono in ricezione, fondamentale che è costato alla Conad qualche inciampo inaspettato in stagione nonostante tuttora occupi il primo posto in Superlega e nella pool E di CEV Champions League (dove è già certa della qualificazione ai quarti di finale, ndr). Ancora da oliare l’intesa a muro tra Ricci e Podrascanin, ma in ogni caso gli umbri partono con i favori del pronostico.
TRENTO PER CONFERMARSI SORPRESA DELL’ANNO
La rivoluzione estiva attuata dall’Itas sembrava lasciar presagire a un’annata di transizione, in attesa dell’esplosione definitiva dei tanti giovani talenti presenti nel roster, ad iniziare dai 22 anni di capitan Simone Giannelli. E invece il superbo lavoro di coach Lorenzetti ha permesso a Trento di diventare una macchina quasi perfetta che ha nel collettivo il proprio punto di forza.
La Diatec è la titolare della striscia di vittorie consecutive più lunga della stagione: ben 21. Tra queste, spicca il trionfo nella finale del Mondiale per club contro la Lube Civitanova. Proprio i cucinieri saranno gli avversari di Trento in semifinale.
Ad ora i precedenti tra le due squadre, fatta esclusione per la finale continentale, sorridono ai marchigiani: due vittorie contro una. L’ultima delle quali ha permesso alla squadra di coach Fefè De Giorgi di arrestare l’impressionante cammino della Itas in campionato, sbancando la BLM Group Arena nella quinta giornata di ritorno.
A livello statistico Trento è la seconda migliore squadra a muro e in ricezione. Il libero Grebennikov conta le migliori percentuali dell’intera lega in questo fondamentale, mentre l’inserimento di Lisinac ha contribuito a creare una contraerea quasi insuperabile per gli attacchi avversari congiuntamente a Candellaro. Inoltre, coach Lorenzetti sta restituendo al volley italiano una valida alternativa a Ivan Zaytsev in posto 4, ovvero Luca Vettori.
LUBE TRASFORMATA CON DE GIORGI
Tutti in estate hanno definito la Lube 2018/2019 un Dream Team, dopo lo scoppiettante mercato che aveva portato a Civitanova Simon, Leal e Bruno. I grandi nomi, però, non bastano. Alcuni dissidi interni e il mancato feeling immediato trovato in campo dai giocatori, hanno portato il presidente Giulianelli ad optare per un cambio di guida tecnica.
Dopo la sconfitta nella finale del Mondiale per Club contro Trento, Giampaolo Medei annuncia le proprie dimissioni e dallo scorso 15 dicembre il coach dei cucinieri diventa Fefè De Giorgi.
Da allora la Lube ha collezionato 8 vittorie in 9 giornate di Superlega e centrato con due turni d’anticipo la qualificazione ai quarti di CEV Champions League, nel girone in cui era inserita anche Modena. Una sterzata favorita dalla maggiore intesa trovata da Bruno con i propri attaccanti, dopo il balbettante inizio di stagione in palleggio.
L’incognita resta quella relativa agli evidenti problemi in ricezione di Leal, dove i bombardieri avversari certamente insisteranno dai nove metri, e quella riguardante le condizioni di Juantorena e Stankovic.
L’italo-cubano ha saltato le ultime tre partite dopo il problema al costato accusato contro Monza ai quarti di Coppa Italia e solo da pochi giorni è tornato ad allenarsi col gruppo. Il capitano, invece, è stato tenuto a riposto precauzionale nelle ultime partite a causa di qualche acciacco fisico. Avere entrambi al 100% sarà fondamentale per la Lube.
MODENA A CACCIA DI RISCATTO
L’Azimut sta probabilmente vivendo il momento più complicato della propria stagione. Il ritorno di Velasco in panchina aveva fatto salire l’entusiasmo in terra emiliana e subito caricato l’ambiente, voglioso di tornare ai fasti passati. E invece la realtà s’è dimostrata più complessa.
Dopo la sconfitta contro i polacchi dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, la qualificazione ai quarti di CEV Champions League è stata fortemente compromessa e i risultati ottenuti dopo 7 giornate nel girone di ritorno in Superlega lasciano intuire una flessione: 2 sconfitte e 2 sudate vittorie al tie-break.
L’impatto di Zaytsev in attacco non è stato fragoroso come si auspicava, tanto che il fondamentale in cui Modena eccelle è quello della ricezione in cui risulta essere la migliore squadra dell’intera lega. A Bologna l’Azimut è in cerca di riscatto: alzare il trofeo della Coppa Italia potrebbe dare una svolta alla stagione.