Tutto pronto per la Final Four di Champions League 2017 di Volley maschile, le due semifinali si giocheranno domani a Roma, al PalaLottomatica: s’inizia con Berlino – Kazan, da una parte la sorpresa del torneo, dall’altra i super favoriti, i campioni in carica e in cerca della tripletta. Sportface ha incontrato i due allenatori Vladimir Alekno e l’italiano Roberto Serniotti.
Vladimir Alekno guida lo Zenit Kazan, la squadra detentrice degli ultimi due titoli, è la favorita per la vittoria finale, ma non ditelo al coach: “Non è vero, c’è sempre questo pronostico, non li prendo sul serio. La favorita si sa solo alla fine del torneo, adesso ci sono quattro squadre che vogliono dimostrare il massimo, alla fine vedremo chi sarà la favorita”.
Lo Zenit Kazan affronta la sorpresa del torneo Berlino, per il coach i Recycling Volleys non sono da sottovalutare: “Ha dimostrato la sua pallavolo, secondo me è la squadra che ha voluto di più entrare nel Final 4, ha fatto il suo gioco e ha vinto le sue partite. Puoi dire che è una sorpresa quando vinci una partita, ma quando ne vinci due, la squadra merita di stare qua”. Il Kazan, a detta di Alekno, sta seguendo la pianificazione, “ma abbiamo dieci giorni senza gioco, e dobbiamo vedere domani come riprendere il ritmo di gioco”.
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I Berlin Recycling Volley sono guidati, invece, dal coach italiano Roberto Serniotti, l’allenatore conosce bene il PalaLottomatica: “Anche arrivando in hotel, mi sono ricordato che era lo stesso in cui venivo con Trento per le finali di Coppa Italia. Ho lavorato anche due anni a Roma qua, un periodo particolare, quando la società tornò in A1 e io ebbi la fortuna di lavorare, non poteva finire meglio questo torneo”. I berlinesi sono gli outsider del Final 4: “Siamo arrivati un po’ a sorpresa in questa finale, doverlo giocare in Italia, dove ritrovo tanti amici. Sono contentissimo”.
Affronteranno i favoriti dello Zenit Kazan: “È tutto il torneo che giochiamo sfide difficili, abbiamo iniziato con Civitanova, abbiamo continuato con Restovia, poi Istanbul e Mosca, siamo anche qui perché abbiamo fatto grossi risultati contro di loro. Ormai paura non ne abbiamo, non l’abbiamo avuta prima se no, non avremmo vinto altre partite e ovvio che giochiamo con uno squadrone, uno dei tanti che c’è qua. Vedo molto bene le squadre italiane e voglio sperare che Kazan non vinca la manifestazione… abbiamo la finale in Italia! Noi faremo il possibile, ma dopo di noi, tiferò per le nostre squadre italiane”.
L’arma segreta di Berlino è stata “probabilmente giocare senza particolari pressioni, sfruttando al massimo le partite in casa, dove ci esprimiamo al meglio, in un impianto molto bello con tanta gente che viene a vederci, probabilmente mettendo tanta pressione in più agli avversari. Lì abbiamo vinto tutte le partite che abbiamo disputato e poi c’è stato il risultato finale di Mosca che probabilmente non si aspettavano che andavamo là agguerriti e, invece, abbiamo ribadito il risultato di Berlino”.
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