Imoco Volley Conegliano - Foto Rubin/LVF
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L’Imoco Volley Conegliano vince per 3-0 (25-15, 25-17, 29-27) contro il Bisonte Firenze nella gara-1 dei quarti di finale dei Playoff Scudetto A1 Femminile 2020/2021. Cinquantottesima vittoria di fila per le Pantere, tuttavia non una delle più semplici del filotto. Le ospiti dopo aver ceduto di schianto il primo set si sono fatte valere nel secondo e hanno dato tanto filo da torcere alle padrone di casa nel terzo. La classifica sconfitta a testa alta per il Bisonte che può sorridere, perlomeno dal punto di vista del morale, in vista di gara-2 in programma martedì. Di seguito la cronaca del match.
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IL TABELLONE DEI QUARTI DI FINALE
IL PROGRAMMA COMPLETO DEI PLAYOFF SCUDETTO 2021
IL TABELLONE DEGLI OTTAVI DI FINALE 2021
TUTTI I RISULTATI DEI PLAYOFF A1 FEMMINILE 2021
CRONACA – Il primo set è dominato dall’efficienza di De Kruijf (100%, 6 punti), Sylla (80%, 5 punti), ed Egonu (71%, 5 punti): non si gioca praticamente mai fin da subito dato che Conegliano è avanti 7-1, un vantaggio che si estende fino al 20-9. Firenze nella prima frazione sembra proprio non provarci, a differenza di quanto accade nel secondo set. Si intravede qualcosa in più nelle ospiti, tra le quali Nwakalor ha il merito di trainare la carretta mantenendo la frazione equilibrata (6-4 prima e 14-10 poi). Sul 17-16 le bisontine guadagnano fiducia, ma Santarelli blocca l’emorragia gettando in mischia Gicquel: la francese piazza tre punti che, combinati con due punti di Adams, chiudono il set.
C’è ancora più gara nel terzo set grazie ai punti di Enweonwu, Cambi e Nwakalor e grazie a un calo di efficienza dell’Imoco: il punteggio è sempre in equilibrio e Santarelli rischia ancora Gennari e Gicquel sul 16-17. Firenze scappa invece sul 18-21 con Alberti e il muro di Ogoms su Egonu appena rientrata; un muro di Sylla e un ace di Fahr valgono il 22-22, ancora Sylla due volte, ma Enweonwu trova il servizio vincente. Si va ai vantaggi, da cui Conegliano esce vincente, giocando a fare il gatto col topo, grazie a due fast di De Kruijf e al muro finale di Fahr.
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