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“Siamo rimasti delusi dal fatto che il presidente Conte non ci abbia fornito una parola di speranza per quanto riguarda la ripresa dei nostri campionati interrotti e annullati a seguito dell’esplosione dell’emergenza Covid-19 e delle decisioni conseguenti assunte dal Governo”. Il presidente della Federvolley Mauro Fabris commenta con amarezza le mosse del governo e la mancata tutela di sport diversi dal calcio che stanno rischiando come non mai la desertificazione: “Permane di fatto il blocco a qualsiasi ripartenza normale delle nostre attività. Unica alternativa per allenamenti congiunti e competizioni: adottare il Protocollo approvato dal CTS per il calcio di Serie A. Ma a costi insostenibili per tante discipline pur di vertice e olimpiche come la pallavolo. In queste condizioni le nostre 31 società, con migliaia di atlete e centinaia di squadre giovanili, e i campionati della Serie A femminile di pallavolo non ripartiranno, con il rischio di desertificare e poi azzerare un movimento che oggi vede le squadre italiane detentrici in carica di tutte le Coppe Europee (Novara, Busto Arsizio, Monza) e del titolo di Campione del Mondo (Conegliano). Il rischio è quello di chiudere”.
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