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E’ giornata di vigilia per l’Italia Femminile, attesa dalla seconda partita dell’Europeo, contro la Svizzera. Le azzurre di Mazzanti vorranno continuare a fare bene rispetto a quello che si è visto nella splendida cornice dell’Arena di Verona contro la Romania nella gara inaugurale. Il CT ed alcune atlete della Nazionale hanno parlato in conferenza stampa, presentando il match di domani a Monza contro la Svizzera.
Mazzanti: “La partita di Verona è stata diversa da tutte le altre perché per la prima volta noi siamo stati la cornice di un qualcosa di straordinario – ha esordito Davide Mazzanti -. È stato emozionante, uno spettacolo nello spettacolo che ci porteremo dentro ai nostri ricordi e sono felice che tutte le ragazze siano scese in campo per godersi quello spettacolo. Adesso torniamo a giocare in un ambiente usuale, due partite consecutive da gestire anche dal punto di vista fisico. Credo che la mia valutazione circa quello che siamo e dovremo fare inizierà dalla partita di domani con la Svizzera”.
Orro: “A Verona è stata una serata magica ci avevano detto che lo sport era vietato all’interno e che l’ultimo evento sportivo tenutosi lì fu una partita di volley 35 anni fa. È stato un qualcosa di storico che un giorno potrò raccontare ai miei nipoti perché posso affermare di aver preso parte a qualcosa di davvero pazzesco. Da domani giocheremo a Monza che è un po’ casa mia visto che sono qui da 4 anni. Sono felicissima di scendere in campo con la maglia della nazionale proprio qui. Adesso però dobbiamo studiare le avversarie bene anche se più in generale posso dire che dovremo essere concentrate soprattutto nell’esprimere al meglio il nostro gioco. L’obiettivo adesso è quello di crescere passo dopo passo per trovare, verso la fine, l’equilibrio giusto per mettere in campo tutto il nostro potenziale”.
Danesi: “La partita di Verona è stata semplicemente unica – ha ammesso la centrale Anna Danesi -. Credo che sia abbastanza normale che in tanti abbiano guardato più il contesto che la partita in sé. Voglio ancora una volta ringraziare chi ci ha dato la possibilità di scendere in campo all’Arena, un sentimento che va ben oltre la partita. Giocando in Italia tutto l’Europeo il pubblico sarà chiaramente l’ottavo uomo in campo mentre noi dovremo dare il 100% per crescere sia da un punto di vista fisico che tecnico senza disdegnare il divertimento in campo“.
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