”Paola Egonu è un’italiana che sabato, con la nostra nazionale, ha vinto la medaglia di bronzo nel campionato mondiale di pallavolo, sport a diffusione planetaria dove l’Italia domina la scena da decenni. Al termine della finale ha confessato in lacrime di voler lasciare la nazionale poiché in troppi continuano a chiederle: perché sei italiana? Paola Egonu è una ragazza coraggiosa, un punto di riferimento per tanti giovani del nostro Paese, per il suo talento ma anche perché non ha avuto paura di parlare del suo orientamento sessuale o di razzismo”. Così in una nota Mauro Berruto, deputato del Partito democratico ed ex c.t. della nazionale di volley maschile, intervenendo in Aula.
”Paola è una ragazza forte, reagirà; ma le sue lacrime sono le lacrime di tutte le Paole che non hanno il talento e la visibilità di Paola, ma che hanno la sua stessa dignità e devono avere i suoi stessi diritti. Le lacrime di Paola sono le lacrime di tutte quelle Paola o di quei Paolo che vanno a scuola con i nostri figli, ma non possono essere cittadini italiani. Sono le lacrime di tutte le Paola o i Paolo che vogliono sentirsi liberi di amare chi desiderano. Qualcuno le ha definite ‘schifezze’, noi li chiamiamo diritti. La pallavolo ha insegnato, a me, tutto. Oggi insegna al Paese che ‘la bellezza delle differenze’ citata dal Presidente Fontana nel discorso di insediamento non può essere retorica, dichiarazione a cui non si dà seguito o, peggio, imbiancatura di sepolcri. Quelle lacrime riguardano noi. E ci inchiodano alle nostre responsabilità, alla nostra necessità di essere, da questa Aula, esempi viventi. Di incarnare in questo Parlamento l’immagine di un Paese moderno e civile”.