[the_ad id=”445341″]
Decine di palloncini colorati, l’abbraccio stretto dei famigliari, le corone di fiori, a partire da quella dell’Igor Volley. E poi l’applauso, lungo, che accompagna l’uscita del feretro dalla parrocchia San Filippo Neri a Milano, dove ha avuto luogo l’ultimo saluto a Julia Ituma, la pallavolista di 18 anni morta lo scorso 13 aprile a Istanbul dopo essere precipitata dall’hotel che ospitava l’Igor Volley. Una morte che è un “enigma incomprensibile” secondo l’arcivescovo di Milano Mario Delpini in un messaggio di “vicinanza e condivisione” mandato questa mattina, in occasione dei funerali, ai familiari, gli amici e tutta la comunità “che vivono un momento di strazio e smarrimento“, alla luce delle “domande, inquietudini, sensi di colpa” mischiati ai “ricordi lieti”. “Preghiamo per Julia: ne venga la consolazione per la famiglia trafitta da un dolore troppo grande”, le sue parole. Don Ivan Bellini invece cita Papa Francesco per rivolgersi ai giovani: “Non vergognatevi di avere paura del buio. Le paure vanno dette per poterle cacciare via. Le paure sono nelle tenebre ma quando sono messe nella luce scoppia la verità ”. “Julia era diventata una buona notizia per tutti noi – ha detto ancora -. Avremmo voluto che questa serie di buone notizie fosse andata avanti a lungo. Purtroppo come sappiamo la nostra vita è stata ferita da una brutta notizia, quella che nessuno vorrebbe mai sentire”, ha detto ancora Tra i presenti anche il ministro per lo sport Andrea Abodi.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]