La Savino Del Bene Volley, squadra trevigiana di Serie A1 femminile, è impegnata nella Champions League. Il rischio però, causa positività al Covid-19 di un’atleta, è l’espulsione dalla competizione. Queste sono le misure adottate dall’autorità sanitaria di Schwerin, dove il team italiano deve affrontare la compagine tedesca del Palmberg. In una nota ufficiale della società, la consigliere Sandra Leoncini ha dichiarato che il club presenterà una denuncia. Di seguito il comunicato:
«La Savino Del Bene Volley dopo aver appreso le normative che l’autorità sanitaria locale di Schwerin applicherà durante la Pool A di Cev Champions League denuncia che le regole anticovid saranno diverse da quelle applicate durante la pool svoltasi a Scandicci nel mese di dicembre. Infatti, secondo le normative del Land tedesco, in caso una atleta dovesse risultare positiva al Covid-19, tutta la delegazione di appartenenza dell’atleta verrà estromessa dalla competizione. Si tratta di una regola iniqua rispetto a quanto applicato durante la Pool di Scandicci. Non contestiamo l’opportunità di fare controlli severi in un Paese in cui la pandemia si sta diffondendo in maniera drammatica, e vogliamo a tutti i costi evitare il crearsi di un focolaio come è successo a Scandicci, ma reputiamo ingiusta l’applicazione di regole diverse nelle due fasi dello stesso girone. Se a Scandicci avessimo applicato questa regola, sicuramente una delle squadre presenti sarebbe stata estromessa. Una sola positività potrebbe mandare in fumo gli investimenti e gli sforzi fatti fino ad oggi. Oltretutto, per quanto di nostra conoscenza, si tratta dell’unica pool dove verrà applicata questa norma. Giocare in un’altra sede, anche in un altro Land, sarebbe bastato ad evitare l’applicazione di una norma così iniqua. Stiamo seriamente valutando l’opportunità o meno di proseguire nella manifestazione europea».