[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Per l‘Italia maschile del volley è tempo di metabolizzare e voltare pagina: l’obiettivo è dimenticare l’eliminazione ai quarti di finale dei Campionati Europei e concentrarsi sulla World Cup 2019, ultimo impegno di una lunga e intensa stagione internazionale. Gli azzurri di Gianlorenzo Blengini faranno il proprio esordio contro i padroni di casa del Giappone (ore 12:20 italiane) prima di affrontare in ordine all’interno della prima fase (1-6 ottobre) Stati Uniti, Argentina, Tunisia e Polonia. Di seguito le dichiarazioni del Ct azzurro in vista della manifestazione:
[the_ad id=”668943″]
GIANLORENZO BLENGINI – “Si riparte, ci aspetta l’ultimo impegno di questa stagione così intensa e particolare. La World Cup rimane un torneo molto affascinante che però, come noto, avrà un valore differente in termini di qualificazione olimpica. La nostra squadra ha nelle gambe una lunga stagione estiva con il campionato nazionale che è ormai praticamente alle porte. Quest’anno la collocazione temporale della manifestazione è molto particolare. Noi partiamo con la volontà di fare bene come in ogni torneo che affrontiamo. Dopo il preolimpico e l’Europeo riprenderemo il discorso di inizio stagione e cioè quello di dare un’opportunità importante di crescita ai ragazzi più giovani che avranno così la possibilità di testare il campo a livello internazionale con avversarie di qualità e che come noi sono abituate a competere per traguardi importanti. Le scelte effettuate vanno dunque in questa direzione e cioè permettere ai questi atleti di prospettiva di proseguire nel loro percorso di crescita. La recente rassegna continentale ha dimostrato una volta di più di come sia necessario giocare il maggior numero di partite ad alti livelli e di come sia difficile mantenere alto il livello di intensità per tutta la stagione. Il roster scelto va dunque in questa direzione anche se ci sono delle precisazioni da fare. Mi avrebbe fatto piacere dare una chance a Randazzo, ma l’atleta in questo momento non è ancora al massimo; quindi nel rispetto di lui, del club di appartenenza e del suo stesso percorso riabilitativo abbiamo deciso di non forzare la mano. Tra i convocati poi non c’è Spirito che mi ha dichiarato di non sentirsi in condizione. La logica del nostro gruppo e dunque delle convocazioni è quella di dare un’opportunità a tutti quegli atleti che hanno prospettiva assieme a quegli atleti più esperti che non hanno giocato tutta la VNL, faccio riferimento in particolar modo al gruppo dei centrali”.
[the_ad id=”676180″]