Gli Stati Uniti vincono la seconda semifinale della Final Six della Volleyball Nations League femminile 2018 contro la Cina, nazione organizzatrice di questa fase finale che si sta svolgendo a Nanjing.
La squadra a stelle e strisce si impone con il risultato di 3-1 (25-23, 25-20, 18-25, 25-18) e conquista il posto nella finale dove proverà a vincere la prima edizione di questa manifestazione contro la Turchia che nella prima semifinale ha sconfitto nettamente e un po’ a sorpresa il Brasile.
Gli Stati Uniti avevano chiuso le prime cinque settimane di competizione al primo posto in classifica dimostrando un grande gioco e meritando questo approdo in finale anche nella pool di Nanjing contro Turchia e Serbia. La Cina aveva chiuso in classifica all’ottavo posto ma aveva il pass assicurato fin da quando era stata decisa la sede della Final Six.
LA CRONACA – Grande prima parte di primo set per la Cina che riesce a leggere al meglio gli attacchi degli Stati Uniti limitando Murphy dalla banda e anche gli attacchi in primo tempo. Sono tre le lunghezze di vantaggio al primo time out tecnico per la squadra di casa (8-5) con il divario che si mantiene man mano che il parziale procede (20-16).
La reazione degli Stati Uniti arriva con tre punti consecutivi che riportano ad un solo break di distanza la squadra a stelle e strisce sul 20-19. Le ragazze di coach Kiraly rispondono colpo su colpo e trovano la parità sul 22-22 grazie ad un ace e grazie ad un punto di Murphy trovano il set point sul 24-23. Il parziale viene conquistato dagli USA dopo che la Cina lascia cadere un pallone facilmente recuperabile dopo il muro avversario (25-23).
La Cina sembra essersi spenta nel secondo parziale con la squadra nordamericana che prova ad allungare fin da subito trovando due break ed il vantaggio di 3 punti (8-5 e poi 11-8). La distanza tra le due squadre si apre fino al +6 dopo due punti di Bartsch, uno in attacco ed uno a muro, per il 16-10. Le ragazze cinesi però riescono a ricucire la situazione portandosi a soli due punti sul 20-18 grazie ad un grande muro.
Gli Stati Uniti, però, dimostrano il motivo per il quale hanno chiuso al primo posto la fase preliminare delle prime 5 settimane grazie ad un ottimo parziale che le porta a set point e a conquistare il parziale per 25-20 alla seconda occasione a disposizione.
La reazione della squadra cinese arriva nel terzo set quando Zhu Ting riesce a trovare il suo ritmo e a colpire a più riprese la ricezione degli Stati Uniti. Davanti al proprio pubblico la Cina si porta avanti di 2 punti sull’11-9 e poi allarga il distacco fino al 21-15 che ormai chiude i conti per un parziale in cui la squadra di Kiraly non riesce a trovare il modo per essere incisiva come nei primi due set. Il parziale si chiude al secondo set point sul 25-18 e il match si riapre.
Nel quarto parziale gli Stati Uniti tornano a guidare il gioco riuscendo fin da subito a portarsi avanti di 3 punti (7-4) che poi diventano 5 sul 12-7 grazie all’attacco di Kimberly Hill, subentrata al posto di Larson, e 6 sul 18-12 dopo un lungo scambio tra le due squadre che viene chiuso da Dixon a rete.
Il finale è tutto per la squadra statunitense che chiude il set sul 25-18 e conquista il match per 3-1 in una sfida in cui si sono visti ottimi colpi ma che sembra non essere stata perfetta dalle ragazze di Kiraly che in questo momento sono la squadra da battere.
LE STATISTICHE – Michelle Bartsch-Hackley è la miglior marcatrice dell’incontro con i suoi 24 punti (2 muri) e con solo il 40% in attacco (22/55). Buono il contributo di Foluke Akinradewo (14) e Kelly Murphy (13) ma soprattutto di Kimberly Hill che subentrata nel terzo parziale e giocando un set e una parte chiude a 9 punti con 5 attacchi, 3 muri ed un ace.
Nel campo cinese la migliore è, senza dubbi, Zhu Ting che prova a trascinare la sua squadra ma non riesce ad andare oltre ai 18 punti, tutti in attacco, con una bassa percentuale visto che solo 18 sui 43 tentativi vanno a segno (42%). La seconda migliore per la squadra di casa è Yingying Li, entrata nel terzo set ed autrice di 14 punti (2 ace).
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