Volley Nazionali

Volley, World League 2017: Italia sconfitta dalla Polonia nel secondo match a Pesaro

Luca Vettori (Nazionale Italiana Volley - World League 2016) - Foto Antonio Fraioli

L’Italia di volley maschile di coach Blengini perde per 1-3 (25-21, 17-25, 18-25, 23-25) contro la Polonia di Ferdinando de Giorgi all’Atlantic Arena di Pesaro nel secondo match della fase iniziale della World League 2017, si complica la ricerca della squadra azzurra di una medaglia dopo il quarto posto alla World League dello scorso anno.

La Polonia inizia bene al servizio mettendo in difficoltà l’Italia soprattutto con Bieniek. Debole il contrattacco italiano, che sembra essere incisivo solo in posto quattro con Lanza e Randazzo. La Polonia allunga sull’Italia (7-11) ma la voglia di salvare ogni pallone riporta gli azzurri in partita (10-13). Molti i servizi sbagliati da entrambi gli schieramenti. Il migliore in difesa è il regista di Trento, Simone Giannelli che salva ogni pallone e che insieme alla combattività e ai colpi di frusta in attacco di Luigi Randazzo, conducono l’Italia al 18-16. Un buon primo tempo polacco riaccende la partita e porta gli avversari ad un solo punto dagli azzurri.  Sul 20-18 Lanza sfodera un’impeccabile azione mani e fuori e aumenta il distacco sui polacchi che comunque lottano fino alla fine. Due battute sbagliate per la Polonia e l’Italia conquista il primo set che termina 25-23.

Lanza esordisce nel secondo set con un attacco vincente da seconda linea, giocatore che sta facendo la differenza grazie ai suoi molteplici colpi in attacco. Iniziano un po’ sottotono gli azzurri che in difesa sono piuttosto statici. Il mano e fuori di Vettori porta, prima, l’Italia a 4-6 ma il fallo di piede di Randazzo permette ai polacchi di arrivare per primi al time out tecnico (8-4). Fatica a decollare l’Italia che fra errori al servizio e palloni gestiti male fatica a prevaricare sugli avversari. Vettori risponde positivamente con due attacchi vincenti e dopo un momento di incomprensione un perfetto mani e fuori riporta dentro l’Italia. Gli azzurri però si inabissano davanti all’incisività e alla verticalità degli attacchi del centrale polacco Lemansky. La Polonia guida il set, sopra di tre punti sull’Italia che arranca nel contrattacco ma si stacca nuovamente nel punteggio dopo l’ace di Kurek del 18-13. Blengini chiede qualcosa in più dalla difesa dei suoi e in risposta ottiene da Piano e Buti due ottimi primi tempi a segno. Vettori in difficoltà viene sostituito dal nuovo acquisto modenese Giulio Sabbi ma l’errore al servizio di Randazzo porta gli avversari al 23-16. Il capitano polacco firma il 24-17 con un attacco vincente da seconda e il centrale Lemansky con un ace insidioso permette alla sua squadra di aggiudicarsi il secondo set (25-17).

Gli azzurri concedono troppo spazio alla Polonia che inizia il terzo set imponendosi con un 4-0, due virtuose giocate azzurre non riescono a far fronte all’impetuosità polacca. Sull’ 8-4, per gli avversari, Blengini richiama i suoi per smuoverli ma non ottiene grandi risultati perché la Polonia continua a condurre nel punteggio (12-4). C’è bisogno di una reazione che arriva con una palla veloce al centro per Buti e un mani e fuori di Lanza che riportano l’Italia sull’8-13. Una Polonia che è cresciuta moltissimo dal primo set e che conduce il ritmo del match a cui l’Italia risponde solamente dopo l’ingresso di Antonov riacquistando convinzione e avvicinandosi agli avversari sul 13-18.  Un indifendibile attacco di seconda intenzione di Giannelli porta gli azzurri al 16-22 ma sembra bastare veramente poco ai polacchi che conquistano il terzo set grazie al muro insormontabile di Lemansky (18-25).

Una grande Italia comanda il quarto set che vede Giulio Sabbi protagonista di un ace devastante (5-2). Buti, Lanza, Antonov rispondono positivamente all’aggressività polacca e arpionano al meglio ogni alzata del regista di Trento Giannelli. Il gioco azzurro si sposta al centro con un Buti in gran forma che scardina la difesa polacca; l’ace di Antonov porta l’Italia in vantaggio (14-12). Prima un ace polacco e poi un fallo di piede da seconda linea di Sabbi e la Polonia si riporta avanti di due lunghezze (16-14). Al manifuori di Kubiak risponde Antonov con una buona ricezione e un attacco vincente, 21-19 per la Polonia. Nel finale di quarto set si gioca il tutto per tutto con l’Italia che torna ad essere offensiva e vede Antonov al servizio sul 22-22. Gli azzurri cercano il tie-break ma i polacchi mettono a terra la palla del match point e con un attacco vincente si aggiudicano la partita (25-23).

PAGELLE:

ITALIA

Giannelli 7: il regista trentino ha gestito al meglio le innumerevoli situazioni di difficoltà che hanno disseminato il match e la ricezione non lo ha messo nelle condizioni di servire i suoi migliori palloni. Nonostante questo, ottima intesa con i centrali, in particolare con Buti e con l’opposto Sabbi e impeccabile in difesa, nella fascia destra del campo non ha fatto cadere un solo pallone, “Ministro della difesa” per un giorno.

Colaci 6,5: avrebbe potuto fare di più, soprattutto in ricezione. In difesa meglio, anche se con un andamento altalenante. L’Italia ha bisogno del “Magneto Colaci” d’argento.

Lanza 7: inizia il match in forma smagliante con un 60% in attacco e finisce il quarto set con errori in attacco e in ricezione. Complessivamente, sebbene abbia sbagliato molti servizi, ha inciso positivamente sul rendimento della squadra e ha sfoderato i suoi migliori colpi, in particolare con il suo vincente colpo di mani e fuori.

Buti 8: superlativo in attacco e in battuta il capitano azzurro ha condotto al meglio la squadra con dei fulminei primi tempi, facendo tesoro dell’ottima intesa con il regista di Trento.

Vettori 6: non riesce ad uscire dalle situazioni di difficoltà e non risolve le alzate di Giannelli che forse a volte erano troppo rapide in seconda linea.

Randazzo 6.5: prestazione altalenante per lo schiacciatore siciliano che ha iniziato sfoderando degli ottimi colpi per poi perdersi e lasciarsi trasportare dall’andamento negativo della squadra.

Piano 6.5: è partito bene al primo set con un buon muro ma nel corso del match non ha sfruttato al meglio le alzate di Giannelli.

Candellaro 6: il centrale campione d’Italia non è stato servito molto ma non ha saputo comunque sfruttare i suoi migliori colpi, sbagliando in troppe occasioni al servizio.

Antonov 7.5: l’ex schiacciatore di Trento. che solitamente viene inserito in campo da Blengini al fine di sfruttare la sua buona battuta, rimane nel rettangolo di gioco e prova a condurre l’Italia verso la vittoria del quarto set fra ricezioni e attacchi positivi ma non riesce a portare a termine la risalita azzurra.

Sabbi 7.5: positivo, grintoso e, sebbene sia stato autori di diversi errori in battuta, è stato il giocatore che ha inciso di più nella seconda nel terzo e quarto set. Ottima l’intesa con Giannelli insieme alla sua capacità di risolvere palloni non perfetti trasformandoli in pallonetti vincenti.

Balaso 6: poco ordinato e poco mobile. C’è ancora tempo per il libero-difensore di crescere e poter dare il meglio conquistando la fiducia del coach e dei compagni.

POLONIA

Kubiak 7.5: un grande gioco tecnico e d’esperienza per il capitano polacco che ha condotto una grande partita. Positivo in ricezione e attacco.

Kurek 7: molto simile a Lanza per certi versi ma molto più tecnico. Si inabissa nei momenti di difficoltà sbagliando anche i palloni più semplici ma in men che non si dica torna a dare il massimo, come è stato nel quarto set. Impeccabile in ricezione.

Lemansky 9: ha sfruttato ogni suo centimetro di altezza, a muro, in attacco e soprattutto in battuta, mettendo in seria difficoltà gli azzurri.

Dryzga 8: risolutivo in ogni azione il regista polacco ha saputo, dall’inizio del match fino alla fine, mettere tutti i giocatori nella condizione di dare il massimo.

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