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Cala il sipario sulla Volley Nations League 2022 ed è tempo di bilanci per le Nazionali italiane. Prestazione superlativa delle azzurre di Davide Mazzanti, che hanno conquistato il primo storico trionfo in VNL annientando nelle Finali di Ankara Cina, Turchia e Brasile nell’ordine. La squadra italiana ha incassato due sole sconfitte su 13 partite disputate nel torneo, contro Turchia e Cina, entrambe nella prima settimana quando mancavano le titolari. L’Italia poi è cresciuta di partita in partita, ritrovando le buone sensazioni che hanno portato al trionfo agli Europei dello scorso anno dopo la delusione olimpica di Tokyo 2020.
Proprio i Giochi in Giappone sembrano aver innescato qualcosa alle azzurre: ora quando conta rispondono sempre “presente”, anche con la pressione delle aspettative e anche quando giocano sul campo di una delle favorite. Una VNL da 10 in pagella per la Nazionale femminile: queste sensazioni e questa forma andranno ritrovate ai Mondiali 2022 fra poche settimane, con il sogno di vincere il titolo nel cuore.
Azzurri, serve più costanza
Forma “mondiale” che invece è mancata nei momenti decisivi alla Nazionale maschile italiana. Gli azzurri di Fefé De Giorgi hanno chiuso al comando il girone (nonostante la certezza della qualificazione alle Finals) con due sole sconfitte, arrivando con grande entusiasmo alla Final Eight di Bologna. Non è bastato il supporto del pubblico di casa però ad evitare altri due ko, nelle due sfide più importanti, contro la Francia in semifinale e la Polonia nella finale per il terzo posto.
Si tratta di due avversarie di assoluto livello (i transalpini di Giani sono campioni olimpici in carica, i polacchi di Grbic campioni del mondo), ma le prestazioni dell’Italia non sono state al top. Lo dimostrano il quarto posto finale, ma soprattutto le due nette sconfitte per 3-0 incassate. Gli azzurri sono stati meno compatti di altre occasioni ed è mancata la precisione nei momenti decisivi, che invece aveva fatto la differenza nel trionfo all’ultimo Europeo. Servirà ritrovare costanza di rendimento per confermarsi al vertice ai prossimi Mondiali, ma l’Italia c’è.
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