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Volley, Nations League 2024: il Giappone batte la Slovenia e raggiunge la finale

Giappone volley
Giappone volley - Foto Fotostyk Photo Agency 20240629FCTKP2223

Il Giappone ha superato la Slovenia per 3-0 (25-21, 27-25, 31-29), al termine del match valido come semifinale della Nations League maschile 2024 di volley. Il team guidato da Philippe Blain ha sconfitto gli sloveni di coach Gheorghe Cretu, i quali avevano vinto il girone di riferimento ed eliminato l’Argentina ai quarti; un’altra certificazione del valore specifico del gruppo nipponico, composto da giocatori talentuosi, esplosivi e con una grande sinergia a legarli. Niente da fare per la Slovenia, arresasi al dominio soprattutto atletico e strategico degli avversari; neanche il ritrovato Stern è riuscito a risollevare le sorti dei suoi. Il Giappone, dopo questo significativo successo, proverà a metter la ciliegina sulla torta in finale: troverà di fronte la Francia di Andrea Giani, fautrice dell’eliminazione della Polonia padrona di casa. Gli sloveni, invece, disputeranno la finalina per il terzo o quarto posto con l’Argentina.

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IL RACCONTO DI GIAPPONE-SLOVENIA

Slovenia: Bracko, Cebulj, Kovacic, Kozamernik, Mozic, Mujanovic, Pajenk, Planinsic, Ropret, Stalekar, Stern T., Stern Z., Toman, Urnaut.

Giappone: Evbade, Fukatsu, Ishikawa, Kai, Miyaura, Nishida, Ogawa, Onodera, Otsuka, Sekida, Takahashi, Tomita, Yamamoto, Yamauchi.

Il Giappone è riuscito a condurre il primo set con una certa serenità, sin da subito martellando con i mattatori Ishikawa e Nishida: 8-12 rapido e avversari apparentemente alle corde. Un calo di tensione dei nipponici, però, ha portato alla reazione orgogliosa della Slovenia con Stern e soprattutto Cebulj tra i protagonisti della risalita sino al ristabilirsi dell’equilibrio sul 16-16. Nella seconda parte del parziale, però, il ritmo forsennato dei nipponici è stato determinante per fissare il 25-21 in chiusura dei giochi, con una gestione difensiva rivedibile degli sloveni e un istinto pragmatico lodevole di Nishida, il quale ha trasformato il primo set ball con un ace.

Secondo set sviluppatosi inizialmente a senso unico, con un eloquente 5-0 lampo in favore dei nipponici, con Onodera ispirato. A lungo andare, nuovamente, la Slovenia ha trovato le forze per compattarsi, reagire e addirittura cambiare marcia sul 19-17; la premiata ditta Nishida-Ishikawa ha però trascinato i giapponesi sul contro-sorpasso con tanto di set ball sul 25-24, grazie anche a un servizio vincente di Takahashi, annullato dagli sloveni. Altro giro, altro set ball e questa volta la freddezza del già citato Nishida ha avuto la meglio sull’opposizione slovena: ace splendido, di pura potenza, e 27-25 per il Giappone.

Terzo set con valori in campo squilibrati sin da subito: la Slovenia ha rimesso piede con tanta incertezza sul parquet, quantomeno mentalmente; energie psico-fisiche comprensibilmente limitate dopo i cinque set disputati ai quarti e il Giappone è riuscito a prendere il sopravvento sin da subito, con Nishida sempre più incisivo con il suo mancino, bravo a firmare anche il disarmante 8-13 nella prima metà del parziale. Stern ha trascinato i suoi all’ennesimo tentativo di rimonta sino al -1 sul 19-18, aiutato anche dal ritorno da co-protagonista di Cebulj, quest’ultimo bravo a firmare il successivo pari sul 20-20. Due clamorosi set ball per la Slovenia sul 24-22, ma Ishikawa ha ribaltato l’inerzia dell’incontro con la complicità del solito Nishida e il Giappone, in fin dei conti, ha chiuso dopo un errore di Cebulj in spinta sul 31-29, meritando la finale.

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