Esultanza Brasile, volley - Foto Zani/Fipav
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Iniziano con una clamorosa e pazza rimonta del Brasile i Mondiali di volley maschili 2022. I verdeoro, infatti, sotto di due set – anche se molto combattuti contro Cuba, trovano la forza per ribaltare tutto e imporsi al quinto set. Tie-break thriller che regala la vittoria ai sudamericani, capaci di imporsi col punteggio di 3-2 (31-33, 21-25, 25-16, 25-17, 18-16). I centroamericani possono mangiarsi le mani.
Nel primo set, dopo un avvio equilibrato, il Brasile prova a prendere il largo e arriva fino a un massimo vantaggio di più sette sul 15-8. Sembra tutto apparecchiato per i verdeoro nella conquista del primo parziale, ma così non è, visto che i centramericani con un super break di quattro punti in fila accorciano le distanze e dopo aver rintuzzato si portano sul 23-23. Inizia una fase davvero ad alta tensione, in cui si va a oltranza fino alla zampata dei cubani, che portano a casa il primo set con il punteggio di 31-33 in modo insperato. Tantissimo equilibrio, invece, per tutto il secondo set, dove al massimo sono due i punti di vantaggio per una o per l’altra nazionale. Il finale è thriller e sono i dettagli a fare la differenza: Cuba alza il livello nella ricezione, trova tre punti in fila di ottima fattura e può poi così chiudere sul 21-25. Due set a zero e Brasile con le spalle al muro, a questo punto riemerge la forza dei sudamericani che nel terzo set dominano in lungo e in largo, accumulando vantaggio fin dalle fasi iniziali e potendo così chiudere con uno schiacciante 25-16 che riapre tutto. E non è un modo di dire, ma una vera svolta nell’andamento dell’incontro, visto che i brasiliani cominciano a trovare ulteriori energie e danno vita a una rimonta clamorosa: vinto anche il quarto set, in cui a metà parziale c’è il break che consente di accumulare vantaggio, per il 25-17 con cui si prolunga tutto al quinto set decisivo. Tanto equilibrio e si gioca punto a punto, nel finale il Brasile riesce a spuntarla e vince 18-16 contro Cuba che non può far altro che fare mea culpa.
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