Il pomeriggio della terza giornata dei Mondiali di volley maschile rilancia le quotazioni del Giappone, mentre torna ad evidenziare le difficoltà degli Stati Uniti in questo avvio di manifestazione. Gli asiatici hanno spazzato via con un secco tre a zero la Repubblica Dominicana dopo la sconfitta rimediata al Foro Italico per mano dell’Italia, mentre i ragazzi di Speraw hanno avuto bisogno di cinque set per avere la meglio sull‘Australia.
Grazie a questo successo gli americani salgono al comando della pool C con quattro punti, ma rischiano di essere superati sia dal Camerun che dalla Russia (entrambe a quota tre punti dopo due partite, ndr).
REPUBBLICA DOMINICANA-GIAPPONE 0-3 (20-25 16-25 16-25)
Impatta bene il match il Giappone che prende subito margine (10-6). La compagine del sol levante conserva il margine per tutto il set fino al 25-20. La seconda ripresa vede le compagini andare a braccetto fino al 7-7 ma poi è nuovamente la banda giapponese a prendere il largo (18-10) riuscendo ad archiviare il set per 25-16. La frazione successiva viene vinta con lo stesso parziale dal Giappone che dopo la sconfitta con l’Italia ottiene un netto successo.
AUSTRALIA-USA 2-3 (23-25 20-25 25-22 25-23 10-15)
Il primo set di Stati Uniti-Australia è equilibrato, dopo uno spunto iniziale positivo (10-6) la squadra a stelle e strisce vede il rientro dei marsupiali che si giocano la frazione punto a punto. Alla fine è il team USA a vincere il set per 25-23. Tutto più facile per gli americani nel secondo set, l’Australia viene subito doppiata (10-5) e il parziale finale della frazione è di 25-20.
Nel terzo set l’Australia infila un break decisivo a metà parziale e allunga la sfida archiviando il parziale 25-22. Uno scatenato Williams (21 punti) e una serie di errori in battuta imperdonabili degli americani portano la sfida sino al tie-break decisivo. Messi alle strette, gli Stati Uniti tornano a macinare gioco affidandosi agli esperti Anderson (20 punti) e Sander (16 punti). Seconda vittoria in cinque set per la formazione di Speraw.