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Volley, Mondiali 2018: bronzo per gli Stati Uniti, battuta la Serbia

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Speraw Stati Uniti Volley - Foto di Javid Nikpour - CC-BY-4.0

Gli Stati Uniti battono la Serbia per 3-1 e conquistano la medaglia di bronzo ai mondiali di volley. I parziali sono di 23-25 25-17 30-32 25-19. La Serbia ha sfruttato una partenza lenta degli avversari che però sono usciti alla distanza. Il momento di svolta della partita senza dubbio è stato il terzo set, vinto dagli americani per 32-30 e in cui i serbi hanno avuto tre set point. Alla Serbia sicuramente è mancato l’uomo di punta, ossia Atanasijevic, in campo nei primi due set ma incisivo solo nel primo. Grande prestazione di Anderson, autore di 23 punti in attacco. Male i serbi in battuta con solo 4 ace.

LA CRONACA – PRIMO SET – Il match parte in maniera molto equilibrata con nessuna delle due squadre che vuole concedere errori facili all’avversaria, al primo timeout tecnico la Serbia è avanti di 2 solo perché viene fischiato un fallo di doppia agli americani. L’equilibrio regna anche nella fase centrale del set, con i serbi che riescono a mantenere il vantaggio di 2 anche al secondo tecnico solo grazie a due schiacciate consecutive del solito Atanasijevic. Smith riapre la partita con uno splendido muro su Atanasijevic e Holt riporta la parità sul 19-19. Un altro contrattacco del solito Atanasijevic regala un nuovo vantaggio di 2 ai suoi e questa volta è decisivo, al secondo set point i serbi chiudono per 25-23.

SECONDO SET – Il secondo set si apre con qualche errore di troppo in battuta da entrambe le parti, poi Smith con una schiacciata ed un muro in fila porta i suoi al timeout tecnico sopra di 3. Alla ripresa gli Stati Uniti scavano il solco sfruttando i tanti errori degli avversari anche in attacco con Petric e Krsmanovic, gli americani sono addirittura sopra di 7 al secondo timeout tecnico. Il vantaggio è destinato ad aumentare ancora grazie ad Holt che domina sia in attacco che a muro. Grbic cambia molti uomini ma il risultato del set ormai è compromesso da tempo. Finisce 25-17 per gli Stati Uniti un set dominato.

TERZO SET – Quattro errori consecutivi in battuta aprono il set, Sander risponde a Podrascanin con un muro più bello dell’altro. Atanasijevic ha problemi ad attaccare e Smith lo mura, dopo aver schiacciato, andando in vantaggio di 3 al primo timeout tecnico. La Serbia prova a recuperare con un ace di Ivovic e al completa sul 11-11. Il pareggio dura poco però perché Anderson infila tre ace consecutivi, ma questo non basta: la Serbia reagisce immediatamente, sfruttando due brutti errori in attacco degli americani, e al secondo timeout tecnico è addirittura avanti di uno. Due ace di Holt e Russell non bastano agli statunitensi per staccare gli avversari che rispondono con un ace di Podrascanin. Si va avanti punto a punto, la Serbia è la prima ad avere set point, per tre volte ma non li sfrutta. Holt la ribalta con un ace, gli Stati Uniti hanno una serie di set point, riuscendo poi a chiudere per 32-30

QUARTO SET – Il quarto set continua in equilibrio come il finale di terzo set andando punto a punto fino al timeout tecnico con gli Stati Uniti avanti con il minimo vantaggio. I primo a prendere un vantaggio, seppur minimo, sono gli americani grazie ad un punto di Christenson di seconda; i punti consecutivi per loro sono 4, compreso un ace di Anderson che riesce a portare i suoi avanti di 4 al secondo timeout tecnico. Al rientro in campo gli Stati Uniti prendono ulteriormente il largo con un attacco di Russell e un ace di Holt, arrivando al +6. L’ace di Christenson taglia le gambe ai serbi, nonostante l’ace di Ivovic lo svantaggio ormai è incolmabile. Gli Stati Uniti chiudono 25-19.

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