Dopo la pesante battuta di arresto che gli azzurri hanno incassato ad Anversa nel match contro i padroni di casa, che ha precluso loro ogni possibilità di approdare alla Final Six, nel terzo weekend di World League contro il Canada l’Italia non cambia atteggiamento e affronta l’ennesimo match a testa bassa e con poca carica cedendo 20-25, 25-22, 25-14, 25-22.
Il primo set vede protagonista un’Italia decisa, altalenante soprattutto nella fase del contrattacco. Però la buona ricezione offre una situazione di serenità per Giannelli che si mostra lucido e risolutivo nella maggior parte delle azioni. (25-20).
Nel secondo set il Canada mantiene un distacco costante (+2) dagli azzurri che sono completamente assenti e per nulla incisivi. La ricezione nel complesso positiva consente al regista trentino di servire qualche buona pipe e qualche buon primo tempo a Ricci, però per il resto si confermano scomposti sia a muro che in difesa. Colaci alza una palla al neo opposto trentino che sbaglia totalmente l’attacco mandandolo out. Il secondo set è del Canada (25-22).
Un’Italia in bianco e nero con il capo chino e senza la voglia di riscattarsi entra in campo per il terzo set. Negativa la prestazione di Giannelli che cercando di variare il gioco crea disordine e aumenta la scompostezza dei compagni che affondano colpo dopo colpo. I canadesi con tre muri consecutivi mettono momentaneamente gli azzurri in standby (8-5).
Un lungo scambio vede un’Italia che non vuole permettere che la palla cada a terra, ma dopo un fulmineo momento di gloria i canadesi si impongono sul parziale con un ottimo muro (12-8). Entra al servizio Oleg Antonov per aiutare la squadra, lo sbaglia ma rimedia subito con una vincente pipe. In campo anche un propositivo Sabbi che schianta a terra un potente attacco ma non è abbastanza, i canadesi si allungano tenendo testa (16-11). Sul 18-12 il coach azzurro inserisce Spirito che affronta con carattere l’ingresso in campo, ma l’errore al servizio di Botto concede al Canada il 22-14. Non c’è niente da fare, il Canada termina con un ace insidiosissimo il set per 25-14.
Finalmente c’è, seppur flebile, una risposta degli azzurri che si mostrano più combattivi. L’Italia tiene testa all’avanzata canadese mantenendo una situazione di parità si dall’inizio del set (6-6). Dopo i set precedenti gli azzurri perseverano nel sbagliare i servizi e ad omaggiare i canadesi permettendogli il sorpasso (9-8). Ad una ricezione perfetta segue un prevedibile primo tempo con Buti che viene fermato da un muro canadese composto e invalicabile (17-15). Troppi gli errori degli azzurri al servizio, il Canada si allunga sul 20-16. Abili giocate da parte dei canadesi mettono definitivamente in ginocchio un’Italia debole, con un organico da mettere in discussione. Il Canada si aggiudica la vittoria del match (25-22).
Pagelle
Italia
Simone Giannelli 6: risolutivo e lucido a singhiozzi. Non dà respiro ai compagni conducendo un gioco veloce e poco adatto ad una squadra del genere.
Luca Vettori 5.5: dopo una serie di errori salva la propria reputazione mettendo giù qualche buon attacco per poi ricadere nell’anonimato fino alla sostituzione con Sabbi.
Giulio Sabbi 6.5: quel poco che fa in campo lo fa con la giusta carica e una non trascurabile incisività, peccato poi si perda con gli errori al servizio e la becera lettura dei pallonetti avversari.
Ricci, Buti, Piano 5: un match che non ha potuto dare molto spazio ai centri che al servizio e a muro hanno comunque fatto più danni che altro.
Massimo Colaci 6: a volte sembra giocare da solo, altre che si lascia trasportare dall’atteggiamento passivo della squadra azzurro. Un libero “d’argento” che non spicca.
Luigi Randazzo, Jacopo Botto, Oleg Antonov 5.5: altalenanti e poco astuti. Mani e fuori e pallonetti, completamente dimenticati in un match che poteva essere vinto anche solo con questi due fondamentali tattici.
Canada
Perrin 8: il capitano canadese fornisce una lezione agli azzurri alternando colpi di astuzia a colpi potenti e devastanti. Un giocatore che ha trascinato la sua squadra alla vittoria del match.
Vernon 8: straordinario l’opposto canadese che risolve con disinvoltura ogni singola alzata nonostante la giovane età. Abile prova anche per lui.