La Russia vince gli Europei 2017 di volley maschile in scena in Polonia trionfando solamente al tie break contro la Germania guidata da Andrea Giani con il punteggio di 3-2 (25-19, 20-25, 25-22, 17-25, 15-13). La squadra russa fatica per riuscire a conquistare il secondo titolo della sua storia dopo quello del 2013 deve sudare fino alla fine con una Germania che va oltre a quelle che erano le previsioni iniziali e dà filo da torcere ad una squadra che in questo torneo aveva chiuso tutte e 5 le sfide giocate (girone, quarti e semifinali) con il punteggio di 3-0 dominando senza problemi ogni avversario.
La squadra tedesca non riesce a conquistare il trofeo alla prima finale europea raggiunta ma il lavoro di Andrea Giani e del suo staff sono stati fondamentali per la rinascita di una squadra che era uscita con le ossa rotte dalle qualificazioni Mondiali.
I pronostici dicevano che sarebbe stata una sfida senza storia, soprattutto vedendo il percorso delle due squadre con la Russia mai messa in difficoltà dai propri avversari e con la Germania che è arrivata senza sconfitte in finale ma ha chiuso due sfide al quinto set, contro l’Italia all’esordio e contro la Serbia in semifinale rimontando, e perso un set contro la Repubblica Ceca. La pallavolo però regala emozioni e questa partita è stata la degna conclusione di un torneo incredibile con le due squadre che non si sono risparmiate in nessun momento e hanno sempre cercato di trovare le soluzioni giuste.
La partita è iniziata con la Russia subito impenetrabile a muro con qualche difficoltà per Kampa nel trovare le soluzioni giuste per servire i propri schiacciatori e di questo ne ha subito soprattutto Kaliberda che è stato un po’ sotto tono nel primo parziale. La squadra russa è andata subito avanti di 5 punti in un batter d’occhio (2-7) ma poi i ragazzi di Andrea Giani sono stati in grado di recuperare grazie ad un Gyorgy Grozer in gran serata che con una serie di punti in sequenza ha riportato i suoi in parità (15-15). Dopo il time out tecnico però si è inceppato qualcosa nel campo teutonico e la Russia ha conquistato un vantaggio di 4 punti (16-20) che poi si è ampliato a 6 sul finire del parziale (19-25).
Il match sembrava indirizzato ma la Germania ha tirato fuori tutta la grinta e la passione ed è riuscita fin dai primi palloni del secondo set ad impostare il proprio ritmo. Il divario nel punteggio tra le due squadre si è ampliato sempre di più passando dai 4 punti del primo time out tecnico (8-4) fino ai 6 del secondo (16-10). Non c’è stato più nulla da fare per la squadra russa che ha trovato poche soluzioni e tanti errori dei singoli e soprattutto delle sue punte di diamante con l’allenatore che è stato costretto a fare diversi cambi di sestetto per provare a trovare la quadratura della situazione. Grozer è l’uomo che chiude il parziale sul 25-20 con un altro grande colpo in diagonale.
Il terzo set è stato più equilibrato dei primi due con le due squadre che hanno lottato punto su punto non lasciando agli avversari la possibilità di creare un solco nel punteggio, fino al 21-21, infatti, il massimo vantaggio era stato della Russia ed era stato di soli tre punti tra la prima e la seconda interruzione tecnica. Il livello di gioco si è alzato di molto in questo parziale con il palleggiatore tedesco Kampa che è cresciuto e ha trovato sempre nuove soluzioni con la Russia che in alcuni scambi ha davvero faticato a stare dietro a tutte le opzioni tedesche. Sulla situazione di parità sono arrivati però un mani e out di Volkov (21-22) e un ace di Zhigalov (21-23) che hanno rotto l’equilibrio con la Russia che è riuscita a conquistare un break fondamentale perchè nonostante il punto conquistato da Kaliberda è arrivata per prima a set point, chiudendo alla prima occasione (22-25).
Nel quarto set è arrivata, ancora una volta, la risposta della Germania che bene rappresenta quelle che sono le caratteristiche di grinta e di forza che Andrea Giani trasmetteva anche nel campo nella sua carriera da giocatore. Il parziale è un’altra volta ‘sbilanciato’ visto che i tedeschi riescono a ripartire più forte di prima e continuano a spingere al massimo riuscendo a staccare fin da inizio set (12-9) gli avversari e lasciando loro solo 3 punti su 13 nella parte centrale (22-12) nella quale il turno al servizio del palleggiatore Kampa ha davvero fatto la differenza con 7 punti consecutivi conquistati grazie alla pressione messa in ricezione ad una Russia che ha perso compattezza con il passare della frazione. Il vantaggio tedesco ha raggiunto quota 10 punti e nonostante una serie positiva di Grankin il match è andato al quinto set (25-17).
Il tie break è stato pieno di emozioni e ha visto prima la Germania andare avanti (5-2) poi la Russia recuperare e tornare in parità (5-5). A questo punto la squadra russa ha tenuto la testa davanti nel punteggio riuscendo a conquistare i break point decisivi con Volkov e con la distanza che è stata tra i 2 e i 3 punti la Germania non è più riuscita a rientrare anche se ha impensierito i nuovi campioni d’Europa fino alla fine quando Mikhailov (13-15) ha messo il punto ad una rassegna continentale grandiosa.
Il miglior marcatore della sfida è stato Gyorgy Grozer che ha chiuso con ben 27 punti nel tabellino con 19 attacchi a segno, 4 ace e 4 muri dimostrandosi una delle punte di diamante di questa squadra che quando ha avuto bisogno di lui non è mai stata lasciata nei guai. Ottima prova anche per Mikhailov e Volkov che chiudono rispettivamente con 19 e 14 punti, con il secondo che ha piazzato ben 4 muri punto. Una partita piena di emozioni e in cui il muro è stato fondamentale per entrambe le squadre, e soprattutto per la Germania con anche Bohme e Fromm a quota 3. Impressionanti le statistiche e i dati in ricezione e difesa con le due squadre che hanno davvero tirato su tantissimi palloni, in maniera anche rocambolesca, riuscendo spesso a ricostruire al meglio.
Si chiude così un’edizione degli Europei che ha visto trionfare la Russia davanti a Germania e Serbia e con il Belgio ai piedi del podio. Le squadre deluse da questa rassegna continentale sono oltre all’Italia, la Francia, che aveva fatto un gran percorso estivo alla World League, e la Polonia, paese organizzatore che si è fermato agli ottavi di finale.
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