Europei donne 2017

Volley, Europei femminili 2017: il pagellone. Top Serbia, delusione Italia

Nazionale italiana volley - Foto profilo ufficiale Facebook Fipav

Si sono conclusi gli Europei 2017 di volley femminile che hanno visto la Serbia conquistare il titolo di Campione d’Europa grazie alla vittoria sull’Olanda nella finalissima. A completare il podio la Turchia di Guidetti che supera senza grossi problemi l’Azerbaigian, padrone di casa di questa fase finale della rassegna continentale. Italia che non ha lasciato buone impressioni e che ancora deve lavorare in vista dei prossimi grandi eventi (l’anno prossimo ci saranno i Mondiali in Giappone), quindi per ora è rimandata.

TOP

Serbia 10
Dieci pieno e pulito per la squadra che ha trionfato e conquistato il titolo europeo in questa edizione, il secondo della sua storia dopo quello del 2009. Una squadra solida che non si è lasciata impensierire da nessuno durante il suo percorso verso la vittoria finale e ha perso 2 soli set in tutto il torneo, uno contro il Belgio nel girone e uno nella finalissima contro l’Olanda, chiudendo 4 match (sui 6 giocati) con un netto 3-0. La Serbia è stata più squadra delle altre ma ha avuto dalla sua anche dei talenti incredibili con Tijana Boskovic che sarà per molti anni il faro di questa nazionale visti i soli 20 anni e l’incredibile livello di pallavolo che è in grado di giocare. Una Serbia che ha rispettato le attese, non semplice come sembra (basti vedere la Russia), e fatto il suo restando sempre concentrata su quello che era l’obiettivo.

Olanda 9
Non era sicuramente nei pronostici della vigilia vedere questa nazionale in finale ma la squadra allenata da Morrison ha dimostrato carattere, soprattutto nelle difficoltà che ci sono state nella semifinale contro la squadra di casa dell’Azerbaigian. Non era facile trovare la forza di giocare un quinto set di alto livello dopo che le avversarie erano rientrate in corsa nel quarto set ma loro ci sono riuscite e forse hanno pagato lo sforzo nella finale dove alcune punte di diamante hanno brillato meno del solito. L’Olanda ci ha provato fino alla fine ma nulla ha potuto contro quel rullo compressore che è stata la Serbia in questi 10 giorni di Europei.

Turchia 8
Giovanni Guidetti
arriva per la quarta volta consecutiva in semifinale ad una rassegna europea e lo fa con la terza nazionale diversa e in questo caso all’inizio si pensava che fosse quella con meno talento ma in realtà le turche si sono dimostrate una squadra solida con diverse soluzioni per impensierire qualsiasi tipo di avversario. Il quarto di finale perfetto giocato e vinto 3-0 contro la Russia è stato un capolavoro e di sicuro un grande orgoglio visto che il pronostico vedeva la Turchia sfavorita (e non di poco) contro la nazione che aveva conquistato gli ultimi due titoli continentali (2013 e 2015).

Azerbaigian 7.5
Chiude al quarto posto una delle due nazioni organizzatrici di questo torneo dopo aver stupito tutti con prestazioni incredibili e dopo aver comandato il proprio girone, mettendosi alle spalle Germania e Polonia, e aver tenuto testa fino all’ultimo contro l’Olanda in semifinale con il sogno della finale che si è infranto dopo una lotta di oltre 2 ore. La capacità di ricevere e difendere delle azere ha sorpreso le olandesi e ha davvero tenuto in bilico la formazione di Morrison sulla carta molto superiore visto che occupa l’8° posto nel ranking FIVB (mentre le padrone di casa sono solamente al 24° posto). Grande rivelazione Polina Rahimova che nella semifinale ha messo a segno ben 38 punti ed è stata fondamentale per portare la sua squadra tra le migliori 4 d’Europa.

FLOP

Italia 5
Delusione.
Non solo dei tifosi, ma sicuramente e soprattutto per le ragazze di Davide Mazzanti che volevano centrare almeno le semifinali e invece si fermano in maniera netta contro l’Olanda ai quarti. Si possono citare le assenze, Malinov e Sylla, e le defezioni, Lucia Bosetti e Monica De Gennaro ad uso limitato, ma quello che ha un po’ sorpreso e lasciato l’amaro in bocca è stato come le azzurre hanno affrontato le partite con diversi buchi di concentrazione che contro avversari nettamente meno attrezzati non hanno portato a figuracce ma che al primo vero avversario hanno mostrato ogni limite di una formazione che ha tanto da lavorare ma per fortuna anche tanto margine di miglioramento perchè il talento c’è partendo da Paola Egonu e con il test più importante che arriverà il prossimo anno con i Mondiali. Nota dolente la palleggiatrice con Alessia Orro e Carlotta Cambi che non sono riuscite a distribuire al meglio le compagne e hanno giocato scampoli di partite senza grande personalità.

Russia 5
Le bi campionesse d’Europa in carica puntavano non solo ad un altro podio ma soprattutto ad un’altra vittoria e invece rimangono incastrate nel gioco turco ai quarti di finale e chiudono fuori dal podio come successo solo in altre 3 occasioni delle ultime 12 edizioni del campionato continentale (da quando l’URSS si è sciolta) mostrando tanti limiti che prima della sfida contro la squadra di Guidetti non si erano visti ma che ci sono soprattutto nella gestione delle situazioni. In Giappone il prossimo anno ai Mondiali le russe dovranno dare il segnale giusto e tornare a giocare per gli obiettivi grossi che sono sfumati in questa e nella scorsa stagione, quando uscirono ai quarti del torneo olimpico di Rio de Janeiro ai quarti contro la Serbia.

Georgia 3
Piccola nota per la Georgia, seconda nazione organizzatrice che ha ospitato a Tbilisi il girone dell’Italia. Tralasciando il livello della pallavolo espressa che sicuramente ha bisogno di migliorare per poter dire qualcosa in ambito internazionale quello che è piaciuto poco è stata l’accoglienza data alle squadre e all’evento in sè con il palazzetto quasi sempre semi deserto (anche in occasione dei match della stessa Georgia) che non è stato un buon spot per il volley visto che la manifestazione era decisamente di alto livello. Occasione forse non sfruttata al meglio, peccato.

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