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“L’anno scorso dopo l’Europeo è stato impegnativo, quest’anno ancora di più. Il segreto del gruppo è stato la capacità di questi ragazzi di aderire a questo progetto e dare l’anima. Sono ragazzi che stanno bene assieme, sono cresciuti assieme. Hanno un feeling importante, riescono ad aiutarsi. E’ chiaro che una squadra ha bisogno di qualità, tecnica, ma anche di spessore caratteriale”. In un’intervista a margine dei Gazzetta Sports Days alla Palermo Sport Tourism Arena del Foro Italico, il ct dell’Italia del volley maschile, Fefé De Giorgi, ha ripercorso i momenti vissuti meno di un mese fa con il trionfo ai Mondiali: “Avendo segnato un percorso, devo cercare di fare il meglio per perseguire questo cammino della squadra – ha aggiunto il ct – Questo non vuol dire che chi non è stato selezionato non è bravo o meno, ma ci sono momenti in cui l’allenatore deve riuscire a capire cosa è meglio per quel momento per quella squadra, bisogna farlo sempre a costo di fare a volte delle scelte difficili. Se non fai delle scelte è meglio cambiare mestiere. Credo che se siamo bravi questo è un gruppo che può andare veramente molto avanti, è un gruppo di ragazzi bravissimi, loro hanno qualità e possono fare un percorso molto lungo”.
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E sul bronzo vinto dalla nazionale femminile: “Tutti speravamo qualcosa in più dalle donne, meritava e aveva la possibilità di arrivare in finale, ma anche qui bisogna far capire che hanno vinto l’europeo, la VNL e la medaglia di bronzo ai Mondiali, vuol dire essere ad alti livelli. Quando si arriva ad alto livello la differenza veramente è di poco, il fatto di arrivare a giocarsi sempre le medaglie e vincere è una cosa che va valorizzata. E’ chiaro che avevano le qualità per arrivare in finale, poi vincere l’oro è un’altra cosa ancora. Valorizziamo quel che hanno fatto le ragazze, da tanti anni sono lì a giocarsi le medaglie. Loro speravano di arrivare in finale e non ci son riuscite, ci sarà una riflessione per capire cosa migliorare, ma questo va fatto pure quando si vince o il percorso si interrompe facilmente”.
Non può mancare una riflessione sul caso Enogu: “Non voglio entrare in mezzo a cose che conosco poco. Ovviamente bisogna condannare le persone stupide che scrivono cose che non hanno senso, evidentemente hanno dei grossi problemi – ha spiegato De Giorgi – A parte dare solidarietà a Paola indubbiamente, io parlo poi di quello che cerco di fare io. Credo che gli atleti debbano preparasi a questo aspetto, i social sono ormai parte integrante della loro vita, si usano tantissimo e dunque bisogna utilizzarli nel modo corretto”.
Infine, una riflessione sull’importanza di promuovere lo sport al Sud e di far avvicinare tanti ragazzi alla pallavolo: “Tutti gli eventi che possono dare visibilità e far vedere tutti gli aspetti che lo sport porta aiutano. Anche la nostra vittoria ha aiutato tanti ragazzini, nella nostra disciplina l’80% degli iscritti sono donne, dobbiamo reclutare un po’ di maschietti e la nostra vittoria in questo ha aiutato. Non è che al Sud sia più difficile, è sempre un problema di strutture. Nella mia Puglia per esempio a volte le squadre non possono utilizzare le palestre, le strutture aiutano molto il progredire di uno sport, bisognerebbe incentivare da questo punto di vista”.
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