“È stato un anno intenso, come va di moda dire. La gioia per la vittoria in Coppa Italia a Civitanova e subito dopo la delusione per un rapporto che si chiudeva. Pochi settimane e c’è stata chiamata in Nazionale, la grande soddisfazione per la vittoria all’Europeo, una gioia profonda”. Non si può dire che sia stato un 2021 tranquillo, quello di Fefè De Giorgi. Il ct della nazionale maschile di volley ha vissuto le emozioni del vecchio anno e ha parlato delle ambizioni future in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
La vittoria nella rassegna continentale è stata per certi versi sorprendente, considerando soprattutto il fallimento della spedizione a Tokyo 2020 e i 24 anni di media del gruppo che si è poi imposto a Katowice. Ma la vittoria porta inevitabilmente grandi aspettative per i prossimi impegni: “L’idea è continuare il percorso di crescita che abbiamo iniziato in questa stagione che non è solo vincere le partite, ma i valori che abbiamo portato avanti, lo spirito del gruppo e il senso della maglia azzurra. Non metto le mani avanti se dico che il progetto è finalizzato al 2024. Perché questa squadra la vedo ancora con la fame negli occhi, è un gruppo giovane, non credo che si possa sentire appagato per la vittoria. D’altra parte la vittoria a Katowice se la sono andati a prendere loro, i ragazzi. Hanno dimostrato di sapersi fare carico delle responsabilità. Faranno di tutto per non fermarsi. E noi siamo pronti a prenderci le critiche della prima sconfitta”, le parole di De Giorgi.
Con un palmares che conta tre Mondiali da giocatore, De Giorgi ha spiegato la differenza tra i successi da giocatore e quelli da allenatore: “Sono intense tutte e due le sensazioni. Da allenatore forse hai la possibilità di gustartelo molto più a lungo anche nelle settimane che seguono. Un retrogusto più lungo. Il giocatore si concentra su partita e allenamenti, poi può “staccare”. Da allenatore ci pensi 24 ore al giorno”. E il 2022 sarà ancora un anno all’insegna dei giovani: “Nations League, Mediterranei, Mondiali, tornei under 22. Avremo un gruppo allargato da cui attingere. E i giovani avranno ancora spazio”, conclude De Giorgi.