Amarcord

L’angolo del ricordo: la notte magica del grande volley all’Arena di Verona

USA-URSS all'Arena di Verona, 23 maggio 1988 - Foto Fiorenzo Galbiati

Solo pochi giorni fa, Diego Mosna ha proposto di organizzare quantomeno i playoff di Superlega a giugno. Per offrire uno spettacolo ancora maggiore, Mosna ha lanciato l’idea di tornare a giocare all’Arena di Verona. “Tornare”, perché un precedente c’è ed è subito venuto in mente ai romantici appassionati di pallavolo. Il riferimento è a quella notte magica di ormai 32 anni fa, meravigliosa pagina di storia del volley internazionale. Il 23 maggio 1988 il maestoso anfiteatro ospitò l’amichevole fra le Nazionali maschili di Stati Uniti e Unione Sovietica. Si trattò di un’amichevole, che peraltro non coinvolgeva gli azzurri, ma il fascino dell’Arena di Verona richiamò migliaia di appassionati. Quel match però, è passato alla storia non solo per l’ineguagliabile cornice in cui si svolse. Infatti, dopo anni di “guerra fredda” e a pochi mesi dai Giochi Olimpici di Seul 1988, si confrontarono i campioni olimpici in carica degli Usa e l’Urss, oro a Mosca 1980. Proprio i Giochi coreani segnarono la fine del dominio sovietico nella pallavolo maschile: Karch Kiraly e compagni salirono sul gradino più alto del podio, sconfiggendo nell’atto conclusivo l’Unione Sovietica. Ma questa è un’altra storia.

La brillante idea di giocare un match di volley nel famoso anfiteatro della città di Romeo e Giulietta fu di Gianfranco Briani, mente di tutte le iniziative degli anni ’90 che contribuirono all’esplosione della pallavolo in Italia. Quel match Usa-Urss fu spettacolo ancor prima del fischio d’inizio. “C’era tantissima gente, la partita la presentò Pippo Baudo, una serata caldissima, uno spettacolo indimenticabile. I palloni erano ancora bianchi e già nel riscaldamento ad ogni schiacciata c’era una “ola” con un’ovazione di tutto il pubblico, grande entusiasmo, tanta energia. Bellissimo. Un successo di cui ancora si parla e che fa ancora brillare gli occhi di chi ebbe la fortuna di vederlo“. Così Stefano Bianchini, presidente della Fipav Verona, ha descritto quella notte magica. Quel match venne vinto dagli Stati Uniti in tre set, ma per una volta il risultato passò in secondo piano. Il 23 maggio 1988 rimarrà per sempre nella storia della pallavolo, nella speranza che presto l’Arena di Verona torni ad essere palcoscenico del grande volley.

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