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La Nazionale italiana di volley ha spesso dato il meglio di sé contro gli Stati Uniti, regalando grandi gioie a tutti gli appassionati. Indimenticabile la semifinale olimpica di Rio 2016, ma anche un paio di anni prima successe qualcosa di memorabile. L’Italia incontrò infatti gli USA nella prima partita della Final Six della World League maschile 2014. Gli azzurri, guidati dal Ct Mauro Berruto, iniziarono al meglio aggiudicandosi i primi due set con i punteggi di 25-22 e 25-21. La Nazionale statunitense però reagì nel terzo parziale, dove l’Italia accusò un calo di prestazione dovuto anche all’infortunio di Jiri Kovar. Gli Stati Uniti si trovarono dunque in vantaggio per 21-24, smorzando l’entusiasmo dei tifosi italiani presenti al Mandela Forum.
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Ma la Nazionale italiana non molla mai, ormai si è capito. Ecco allora il punto di Parodi che riaccende la speranza tricolore di chiudere il match in tre set, annullando il set-point statunitense. Cambio palla per l’Italia e in battuta andò Ivan Zaytsev. Sul finale di set alcuni tendono ad avere il “braccino”, offrendo palle troppo comode agli avversari che spesso poi puniscono. Ma lo Zar non è mai stato così e non lo fu nemmeno in quell’occasione: primo servizio potente e primo ace. Il pubblico si infiammò, inconsapevole di quello che sarebbe successo. Arrivò il secondo ace che permise all’Italia di agganciare gli statunitensi sul 24 pari. “Non c’è due senza tre” dice un adagio popolare e infatti arrivò anche il terzo ace che valse il vantaggio azzurro. Lo Zar ci prese gusto e continuò a battere forte. Quarto ace consecutivo e vittoria Italia per 26-24. Stati Uniti sconfitti con un netto 3-0 e un finale di partita memorabile che porta la firma di Ivan Zaytsev.
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