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Le Olimpiadi di Los Angeles 1984 sono state trionfali per l’Italia, con il record ancora imbattuto di 14 medaglie d’oro. Quell’edizione a cinque cerchi fu anche il teatro della prima medaglia a cinque cerchi della pallavolo azzurra. Pensare che l’Italia non avrebbe nemmeno dovuto partecipare ai Giochi nella città californiana. Infatti, nel torneo pre-olimpico di Barcellona la Nazionale italiana rimediò una brutta sconfitta contro la Bulgaria, rimanendo fuori dai Giochi. La “salvezza” degli azzurri fu la rinuncia dell’Unione Sovietica, autentica dominatrice dell’epoca a livello mondiale, che nel maggio 1984 annunciò che non avrebbe partecipato ai Giochi in reazione al boicottaggio degli USA alle Olimpiadi di Mosca 1980. A seguire l’esempio sovietico, per solidarietà , furono anche le Nazionali di Cuba, Bulgaria e Polonia, già qualificate. A quel punto, la federazione internazionale decise di ripescare Italia, Cina e Corea del Sud.
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L’Italia dunque si trovò tra le 10 squadre ammesse alla manifestazione a cinque cerchi e venne inserita nel girone B assieme a Canada, Cina, Egitto e Giappone. Nel girone A si sfidarono invece Argentina, Brasile, Corea del Sud, Stati Uniti e Tunisia. La formazione del Professor Silvano Prandi, assistito dal vice Nerio Zanetti, era costituita da Franco Bertoli, Pupo Dall’Olio, Giancarlo Dametto, Guido De Luigi, Fabio Vullo, Giovanni Errichiello, Gianni Lanfranco, Andrea Lucchetta, Pier Paolo Lucchetta, Marco Negri, Piero Rebaudengo e Paolo Vecchi. Gli azzurri esordirono nel migliore dei modi battendo 3-1 l’ostico Canada, seguito dal netto 3-0 inflitto alla Cina. Una battuta d’arresto arrivò contro il Giappone, che nel quinto set riuscì a ribaltare il 14-11 a favore dell’Italia (complice qualche scelta arbitrale discutibile) e si portò a casa il successo. L’Italia si giocò il passaggio del turno nell’ultimo match del girone contro l’Egitto, sconfitto in tranquillità per 3-0. Il Giappone poi subì un’inattesa sconfitta in tre set contro il Canada, risultato che permise all’Italvolley di accedere alle semifinali.
La formazione tricolore arrivò alla semifinale contro il Brasile carica di fiducia, consapevole di potersela giocare ad armi pari con la formazione sudamericana. L’Italia iniziò bene, aggiudicandosi il primo set 15-12. A partire dalla seconda frazione però, i verdeoro guidati da Bebeto fecero valere la propria superiorità , aggiudicandosi in scioltezza i successivi tre set (2-15, 3-15, 5-15). La delusione degli azzurri fu enorme, ma il tempo per ritrovare le motivazioni era poco. Il giorno successivo, l’Italia di Prandi scese nuovamente in campo nella finale per il bronzo contro quel Canada sconfitto all’esordio della manifestazione. Gli azzurri riuscirono a ripetere il risultato della prima fase, sconfiggendo i canadesi in tre set (15-11, 15-12, 15-18) e vincendo la medaglia di bronzo. L’oro andò agli USA di Doug Beal, che ebbero la meglio nella finale contro il Brasile (15-6, 15-6, 15-7). Il rammarico per la semifinale contro la nazionale verdeoro rimase, ma quello fu un risultato storico per la pallavolo italiana: quel bronzo rappresentava la prima memorabile medaglia olimpica dell’Italvolley.
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