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Europei volley femminili 2019, Malinov: “La Serbia è la squadra più forte, non abbiamo dimenticato la finale Mondiale”

Ofelia Malinov
Ofelia Malinov - Italia - Foto Profilo Facebook ufficiale FIPAV

Continua il cammino dell’Italia negli Europei femminili 2019, ora giunto in semifinale: la Russia è come risaputo caduta 3-1 sotto i colpi delle azzurre, le quali all’orizzonte vedono ora la sfida di sabato in semifinale contro la Serbia. La stessa Serbia che un anno fa negò a Chirichella e compagne l’Oro Mondiale. In serata le ragazze di Mazzanti s’imbarcheranno da Varsavia e con un volo charter raggiungeranno la capitale turca, sede di gioco nel week end (7-8 settembre) di semifinali e finali dell’Europeo 2019. Il successo contro la Russia ha portato tanta carica in casa azzurra, un entusiasmo testimoniato dalla lunga dichiarazione di Ofelia Malinov:

OFELIA MALINOV“Siamo davvero contente di aver raggiunto questa semifinale, è un traguardo importante a cui tenevamo tanto. Penso che la partita con la Russia sia stata difficile soprattutto dal punto di vista mentale: siamo state molto brave a stare sempre sotto e non mollare ami. Perdere in quella maniera il primo set poteva condizionarci, invece al rientro in campo c’abbiamo messo ancora più carica e questo ha fatto la differenza.
In generale credo sia stata la gara nella quale ci siamo maggiormente sostenute: ognuna di noi ha mostrato quanta voglia aveva di vincere, abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro. Magari solo a sprazzi s’è visto il nostro gioco, però quando contava c’era sempre una pronta ad aiutarti. In campo si sentiva forte la voglia di battere le nostre avversarie.
Se ripenso mancato Europeo 2017, è una rivincita grandissima essere già arrivati in semifinale, e soprattutto averci riportato l’Italia dopo tanti anni d’assenza. Io prima del match non c’avevo pensato, ma guarda caso ieri era il 4 settembre: il giorno in cui due anni fa io e Myriam abbiamo perso la possibilità di prendere parte alla rassegna continentale.
A distanza di così tanto tempo, poter essere protagoniste in campo, in questa maniera, ti dà la consapevolezza e l’ulteriore voglia di raggiungere qualcosa d’importante. È una sensazione bellissima.
Un’altra coincidenza è il fatto che nel 2015, al mio primo Europeo, la Russia ci eliminò nei quarti. Alla vigilia mi ero detta, l’altra volta hanno vinto loro e adesso tocca a noi. S’è trattato di una sorta di doppia rivincita, sono proprio orgogliosa di aver ottenuto insieme alle mie compagne questa vittoria.
La gioia è ancora grande, però bisogna già pensare alla Serbia. Io credo che tra le semifinaliste sia la squadra più forte, abbiamo tanta voglia di misurarci con loro. Nessuna di noi, ovviamente, ha dimenticato la finale mondiale: faremo di tutto per vendicarci e soprattutto per andare a giocarci la medaglia più importante.
Sono convinta che per ottenere grandi risultati sia necessario affrontare i più forti, quindi pensare di passare per delle le scorciatoie, magari incontrando squadre più deboli, non è il percorso migliore. Io credo che la sfida con la Serbia possa essere un trampolino di lancio per il nostro gruppo.
In questi mesi abbiamo avuto molte pressioni, arrivare in semifinale era l’obiettivo minimo, per questo forse nelle partite importanti abbiamo giocato con un po’ con il freno a mano tirato. C’era la paura di buttare quanto di buono era stato fatto. Lo scoglio l’abbiamo superato, d’ora in avanti abbiamo la possibilità di giocare con più libertà e quando ci divertiamo siamo capaci di grandi cose. A Catania nel torneo di qualificazione olimpica è andata così, quella determinazione e quella voglia di vincere ci devono sempre contraddistinguere”.

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