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La Lube Civitanova è campione d’Italia grazie alla vittoria in gara 3 contro la Diatec Trentino nella serie di finale playoff della Superlega italiana di volley maschile.
Cinque anni fa, era il 22 aprile, le stesse squadre (la Lube era ancora a Macerata) si giocavano il tricolore in gara secca ad Assago. In quell’occasione i marchigiani guidati da Alberto Giuliani ebbero la meglio dopo un infinito tie-break (terminato 22-20) su una delle formazioni più forti degli ultimi anni (e forse di sempre). Dei giocatori a referto quel giorno sei sono presenti sul parquet nella partita odierna: Lanza e Stokr in maglia bianca, Kovar (che di quel match fu MVP), Stankovic, Juantorena e Sokolov a difendere i colori di Civitanova, con gli ultimi due che si ritrovano ad affrontare i loro ex compagni di squadra.
Oggi a festeggiare è di nuovo la Lube, che si impone con il punteggio di 3-1 (28-26; 25-20; 18-25; 25-14) su una Diatec Trentino che poco ha da recriminare contro questa formazione, che ha dominato in Italia lungo tutto l’arco della stagione e avrebbe sicuramente potuto ottenere di più anche in campo europeo. Dopo un black-out alla fine del terzo set la formazione di casa domina il quarto parziale e conquista il quarto scudetto della sua storia, il terzo nell’ultimo quinquennio (nel mezzo la vittoria 2014 su Perugia). Blengini chiude nel miglior modo il suo percorso con questa squadra.
Non cambiano i sestetti rispetto a gara-2: Blengini schiera Christenson opposto a Sokolov, Juantorena e Kovar in posto 4, Stankovic e Candellaro centrali con Grebennikov libero, mentre Lorenzetti parte con la diagonale Giannelli-Stokr, Urnaut e Lanza schiacciatori, Solé e Van de Voorde al centro con Colaci pronto ad entrare in seconda linea.
Civitanova parte un po’ contratta, Trento si appoggia alla forza della disperazione nella ricerca di un’impresa che rasenterebbe il miracolo sportivo. Col passare dei minuti però la Lube riesce a mettere in campo tutto il suo potenziale: Kovar, Sokolov e Juantorena mettono in ginocchio Trento con una serie impressionante di attacchi, muri e bordate dai 9 metri (14-12). Gli ospiti resistono e con l’entrata in battuta di Antonov tornano a condurre (16-18). Il set procede tuttavia sui binari dell’equilibrio: l’ace di Lanza porta la Diatec al set-ball (23-24), Sokolov annulla con un parallela all’incrocio delle righe. Trento ne ha poi altri due, ma l’affondo decisivo lo portano i padroni di casa che chiudono alla prima occasione. Ad una prestazione non esaltante di Juantorena (un solo punto in attacco, ma sul 24-25) sopperiscono Sokolov e soprattutto Kovar, che giganteggia sotto rete con ben tre muri vincenti.
L’italo-cubano si riscatta in avvio di seconda frazione con tre punti in attacco che contribuiscono alla buona partenza dei cucinieri (6-3). Trento soffre in ricezione e per restare a contatto si aggrappa alle iniziative di Lanza, e così lo svantaggio non va mai oltre i tre punti nonostante dall’altra parte della rete si riveda il Juantorena di gara-2. L’ace di Christenson regala ai suoi il primo break dopo una lunga serie di cambi palla e Lorenzetti ferma il gioco per evitare che l’hawaiano vada in serie (18-14). Il tentativo di rimonta degli ospiti si spegne su un discusso attacco fuori di Lanza e un sontuoso Kovar sigla poi l’ace che vale il 2-0.
Blengini inizia il terzo set con Cester in campo al posto di Candellaro: il nuovo entrato si presenta con un gran primo tempo che vale il 5-5. Trento, con Mazzone in campo al posto di Van de Voorde, non demorde e non accenna a mollare la spugna. Lanza alza ulteriormente il suo livello di gioco ed è un suo ace a costringere Blengini al timeout (17-18). Errore di Kovar e altro timeout Lube (18-21), con Trento che va chiudere il set con altri quattro punti di fila.
Smaltito lo shock del set perso Civitanova riparte a pieno regime (4-1), ma due ace di Lanza pareggiano la situazione. Il muro di casa sale in cattedra e i marchigiani volano sull’11-6; l’ace di Juantorena spinge i suoi sul 17-9 nella bolgia dell’Eurosuole. C’è gloria anche per Cebulj, che mette l’ace del 19-10. Trento viene anche doppiata (22-11) e la squadra di Blengini può cominciare a festeggiare. La battuta in rete di Van de Voorde manda i titoli di coda a alla Superlega 2016/2017.
Pagelle
Cucine Lube Civitanova
Sokolov e Kovar 9: il voto è globale, e rispecchia il loro rendimento durante tutta la stagione. Se Civitanova in Italia non ha rivali, è per gran parte merito loro. Fa sorridere pensare come a settembre si criticasse l’acquisto del gigante bulgaro, reduce da una serie di problemi fisici e ad oggi il miglior opposto della Superlega (con buona pace di Atanasijevic). La crescita dello schiacciatore azzurro, passato da oggetto misterioso a titolare inamovibile, è stata poi la vera svolta del campionato, con Grebennikov che ha potuto recuperare il campo e il morale. Bravo Blengini a credere in loro.
Juantorena 8,5: El Hombre è tornato. Gioca le tre partite di finale da extraterrestre, ma a differenza dell’anno scorso ha una grande squadra a sostenerlo.
Blengini 10: dopo le critiche di inizio anno riesce a costruire una squadra perfetta (vedi Sokolov e Kovar) e a portarla fino in fondo in due competizioni su tre. L’amarezza per la sconfitta in semifinale di Champions è solo la testimonianza delle potenzialità di questo gruppo.
Diatec Trentino
Lanza 7,5: non basta una partita tutto cuore di SuperPippo per portare la serie a gara-4, ma il capitano trentino esce dal campo consapevole di aver dato tutto il possibile.
Urnaut 7: dopo una brutta gara-2, prestazione di grande sostanza per lo sloveno.
Colaci 6: non si può dire che giochi male, ma il confronto con Grebennikov pende nettamente a favore del transalpino.
Stokr 5: non è più il giocatore determinante di qualche anno fa. Lento, macchinoso, contro il muro della Lube non riesce quasi mai a passare.
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