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L’Italia vince anche la terza partita della Pool B ed accede ai quarti di finale degli Europei 2017 di volley femminile in corso di svolgimento in Georgia ed Azerbaigian. A Tbilisi ad inchinarsi al cospetto delle azzurre è la Croazia, col punteggio di 3-2 (25-23; 25-21; 19-25; 10-25; 15-11). Le italiane giocano una partita altalenante con le sole Egonu e Chirichella ad offrire uscite sicure ad Orro. Dopo un drammatico quarto set, il tie-break vede prevalere le ragazze in maglia azzurra, mentre le croate, dopo due set molto positivi con Fabris e Barun sopra le righe, scendono di livello.
CRONACA
Le ragazze azzurre scendono in campo con Orro al palleggio ed Egonu opposta, Tirozzi e Caterina Bosetti schiacciatrici, Folie e Chirichella al centro con Parrocchiale libero. Croazia invece che schiera Grbac opposta a Barun, Fabris e Ikic in banda, Cutuk e Dumancic sono le centrali; Sain e Bozicevic si dividono il ruolo di libero.
I primi due punti dell’Italia portano la firma di Raphaela Folie (2-1); la Croazia, squadra molto fisica, soffre in ricezione ma compensa con qualche buona giocata in attacco. Le azzurre sono più contratte e sono costrette ad inseguire già dalle fasi iniziali. Il primo break croato è un ace di Dumancic (7-9). L’Italia piazza a sua volta un ace (con Tirozzi) e ristabilisce la parità (12-12), salvo poi subire un parziale di 4-0 che riporta avanti Barun e compagne. Un punto spettacolare chiuso dalla tesa al centro di Folie dimezza lo svantaggio, il successivo muro di Egonu su Ikic vale il -1 (16-17) con annesso time out croato. Le ragazze di Mazzanti crescono e con tre punti consecutivi tornano avanti (19-18). Altro muro di Egonu e l’Italia guadagna per la prima volta il doppio vantaggio (21-19). Egonu aumenta il distacco (23-20) e poi chiude alla seconda occasione utile (25-23).
Azzurre, galvanizzate dal primo set chiuso in volata, incisive in avvio di seconda frazione e capaci di arginare le sporadiche sfuriate croate. Egonu apre il fuoco dai 9 metri e regala il primo vantaggio importante del set (9-6). alle italiane. Tre ace consecutivi (con la ricezione croata che concede tantissimo) di Alessia Orro valgono il 15-10. Al secondo tempo tecnico l’Italia è avanti 16-11, ma al rientro in campo è la Croazia a piazzare un break di 3-0 (16-14). Le croate arrivano anche al -1 (17-16) ma Egonu sale in cattedra e riporta le azzurre a distanza di sicurezza (20-16). Nonostante qualche leggerezza di troppo nella metà campo italiana le avversarie non ne approfittano e Caterina Bosetti può così mettere a terra il punto del 25-21 che vale il secondo set e il primo posto matematico nel girone.
Croazia avanti in avvio di terzo parziale (3-1) con Fabris nelle vesti di (unica) trascinatrice. Al time out tecnico le croate sono avanti di 2 (6-8), con la situazione che resta immutata anche al secondo (14-16). Il distacco si fa preoccupante (14-19) e Mazzanti sostituisce Tirozzi con Loda. Le azzurre non riescono ad impensierire le croate che vanno a chiudere in scioltezza sul 25-19.
Croazia che inizia il quarto set sulla falsariga del terzo, con le bande azzurre che si schiantano a ripetizione su un muro croato finalmente compatto, mentre Fabris e Barun continuano ad imperversare in attacco (4-8, 5-11). Anche Egonu fatica a mantenere il livello dei primi tre set e le azzurre scivolano fino al -10 (6-16). Dentro Loda per Bosetti, poi Danesi per Folie, ma l’inerzia non accenna a cambiare (6-18, 8-24) e il set scivola via con un umiliante 25-10.
Un (raro) muro di Tirozzi su Egonu vale il +2 ad inizio tie-break (3-1). L’Italia, dopo il disastroso quarto set, alza i giri del motore e sono proprio i punti di Tirozzi a fare da carburante alle azzurre (5-2, 6-3). L’ace di Chirichella porta l’Italia al cambio campo sull’8-5. Le croate hanno un ultimo sussulto (11-9) ma non riescono a recuperare le azzurre, con Tirozzi che sfrutta il secondo match-ball (15-11).
PAGELLE
ITALIA
Egonu 7,5: superiore. Non è semplice descrivere lo strapotere fisico della nostra opposta, che a tratti sembra davvero poter giocare da sola. Purtroppo le sue compagne non sempre le danno quel minimo aiuto del quale, anche una come lei, ha bisogno.
Orro 6+: non male, ma si può sicuramente fare meglio. Tante buone giocate, ma anche altrettante rivedibili, sia tatticamente che tecnicamente. La pessima serata delle giocatrici di posto 4 azzurre non aiuta di certo.
Parrocchiale 5,5: esordio da titolare non particolarmente entusiasmante. Non commette gravi errori, ma non riesce a trasmettere quella sicurezza che un libero di livello dovrebbe dare.
Caterina Bosetti 4: soffre in ogni aspetto del gioco. In attacco, che teoricamente dovrebbe essere il suo fondamentale, viaggia su percentuali molto basse. In ricezione non è particolarmente costante e fatica lungo tutto l’arco del match.
CROAZIA
Fabris 7,5: gioca in un ruolo non suo (e si vede), ma quando conta risponde sempre presente. A muro fa soffrire da matti le attaccanti azzurre.
Barun 7: praticamente non tocca palla per due set. Poi Grbac si ricorda di averla e lei contribuisce ad allungare la partita.
Grbac 5: imprecisa, spesso scontata. Quasi si dimentica di Barun, sovraccarica Fabris. Gestione disastrosa, ma è fortunata ad avere due attaccanti di livello superiore.
Cutuk 6,5: è la più servita delle due centrali croate e anche la più positiva a muro.
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