La Ceramica Scarabeo GCF Roma conquista la Coppa Italia di Serie A2 2017/2018 di volley maschile vincendo la finale contro la Caloni Agnelli Bergamo con il punteggio di 3-1 (23-25, 25-20, 25-23, 25-22) nella Final Four in scena al PalaFlorio di Bari. La sfida si è svolta nel palazzetto pugliese con le due squadre seguite da un certo numeri di tifosi che hanno seguito il match con il solito calore.
La squadra della capitale conquista quindi il trofeo riuscendo a coronare un percorso nel quale aveva superato Gioia del Colle nel primo turno giocato a fine novembre per 3-1 e aveva chiuso con lo stesso risultato la semifinale del 21 dicembre contro Santa Croce. Niente da fare per Bergamo che dopo essere andata avanti nel conto del set con la vittoria nel primo parziale si deve arrendere ad una squadra solida a muro che ha avuto dalla sua un grande finalizzatore come Williams Padura Diaz, protagonista della sfida con la maglia proprio di Roma.
LA CRONACA – Set sempre molto equilibrati tra le due squadre che guidano i due Gironi della Serie A2 con Bergamo che riesce a portarsi avanti grazie alla vittoria del primo set per 25-23 dopo una buona prova offerta dai ragazzi di Graziosi che riescono a tenere in difesa nonostante le ottime qualità di Roma. Importante la variazione delle soluzioni da parte del palleggiatore che riesce a distribuire al meglio smarcando i propri attaccanti ed evitando che Snippe e Padura Diaz trovino il tempo ed anticipino le scelte. Diversi gli errori di superficialità di Bergamo lungo tutto il match che però sono aumentati dopo un primo parziale attento.
Nel secondo set è stato dominio da parte dell’italocubano Williams Padura Diaz, il migliore in campo in questa finale dove è stato in grado di fare male in ogni singolo fondamentale (servizio, muro, attacco) ed è stato chiamato in causa con diverse soluzioni sia da prima che seconda linea, alternando parallele e diagonali che hanno creato non pochi grattacapi alla difesa di Bergamo. Qualche errore di troppo per lui che in certi casi si è fatto trascinare dal momento ma che sono ampiamente compensati da una prestazione monstre.
Per Bergamo si può trovare il problema di una minore incisività anche nel fatto che sono state poche le soluzioni al centro cercate nel secondo e terzo set mentre sono aumentate nella parte finale di sfida quando però il punteggio era compromesso. La capacità di Roma è stata quella di creare un mini distacco e di mantenerlo senza concedere punti break agli avversari o comunque rispondendo sempre colpo su colpo. Poco coinvolto anche Hoogendoorn con qualche difficoltà per lui nel superare il muro solido e sempre attento di Roma. Un trofeo che fa bene, ad una squadra che ha dimostrato di avere qualcosa di più in questa sfida rispetto agli avversari.
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