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La Lube Civitanova ha conquistato la Coppa Italia 2021, superando la Sir Safety Conad Perugia per 3-1 (25-17, 18-25, 25-17, 25-17). Il club marchigiano ha dimostrato la qualità dei propri interpreti, leader tecnici e carismatici, autentici fenomeni, anche e soprattutto dal punto di vista caratteriale. La personalità dei pallavolisti della Lube è stata determinante per sancire le sorti dell’incontro, quasi mai in discussione, determinate dalle gesta dei vari Juantorena, Leal, Simon, Rychlicki e in generale dalla coesione del gruppo. La Lube ha conquistato il primo titolo stagionale, prevalendo meritatamente su una squadra forte, ma priva delle intuizioni dei propri usuali protagonisti.
CRONACA
Il primo set ha presentato un copione inaspettato, quantomeno per le previsioni della vigilia, strutturato su un dominio assoluto e indiscutibile della Lube. Le abilità difensive di Simon, l’esplosività di Leal, la leadership tecnico-tattica di Juantorena e il talento puro di Rychlicki hanno chiuso varie porte agli avversari, mai realmente ‘nel set’. Un grave errore in fase propositiva di Plotnytskyi, non certo isolato, ha donato generosamente il parziale al team marchigiano, meritatamente in vantaggio: 25-17.
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Nel corso del secondo set, gli umbri hanno reagito da grande squadra, con compattezza e voglia di ottenere un titolo prestigioso. Il Leon del primo parziale è uscito dal campo, facendo subentrare un leone che ha ringhiato più e più volte, minando le certezze degli avversari. I decisivi Ter Horst e Russo hanno fatto il resto, sia in fase propositiva che difensiva, sbaragliando gli avversari e restituendo un passivo significativo. Ter Horst ha chiuso i conti mettendo a segno un muro straordinario su Leal, non esattamente un giocatore qualunque, definendo il 25-18 perugino.
Il terzo e il quarto set hanno rappresentato il vero valore degli effettivi di Civitanova, letteralmente devastanti dal punto di vista puramente fisico. I guizzi in battuta di Simon, la grinta incontenibile di Leal, la precisione chirurgica di Juantorena e la determinazione oltremodo pragmatica di Rychlicki hanno fatto la differenza in campo. Troppi errori dei perugini, con Leon complessivamente in serata nera, Plotnytskyi altalenante, Russo mai realmente decisivo e Atanasijevic non pervenuto. Ultimi due parziali conclusi con il medesimo risultato, 25-17: titolo e gioia per Civitanova, ira e rimpianti per Perugia.
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