Volley femminile

Volley femminile, Ortolani non va in palestra: Monza rescinde il contratto

Serena Ortolani (Saugella Team Monza) 2017/2018 - foto Rubin / LegaVolleyFemminile

Il contratto di Serena Ortolani con la Saugella Monza verrà rescisso. La schiacciatrice, vice campionessa del mondo con la Nazionale, non sarà più una giocatrice della società brianzola. Infatti, nonostante l’emergenza coronavirus abbia costretto allo stop della Serie A femminile di volley, Monza è una delle poche società (non solo di pallavolo) ad essere tornata in palestra. Mamma Ortolani però non condivide la scelta della presidentessa Alessandra Marzari e non si è presentata agli allenamenti. “Stiamo discutendo la fine del contratto. Serena Ortolani mi ha fatto sapere al telefono che non sarebbe tornata in palestra. E come era già accaduto con la giovane giocatrice americana, Plummer, che è rientrata negli Stati Uniti qualche giorno fa, ho provveduto a rescindere il contratto” spiega Marzari.

La fondatrice del consorzio Vero Volley, unica società ad avere una squadra in Serie A femminile ed una in Superlega, ha spiegato di essere stata chiara con entrambe le formazioni circa il suo punto di vista sulla vicenda: “Prima cosa va sottolineato che gli allenamenti non vengono vietati dai vari decreti ministeriali. Lunedì, dopo l’ennesimo provvedimento avevo fermato tutto. Ho controllato e ricontrollato con i miei collaboratori che non ci fossero stati dei cambiamenti da questo punto di vista e dopo essermi assicurata che le cose non fossero cambiate ho deciso di aprire ancora una volta le palestre della Candy Arena, il nostro palazzo dello Sport a Monza che utilizziamo in maniera esclusiva“. “Tutti i nostri atleti sono stati super controllati, temperatura corporea compresa. Vivono separati, ma in un residence. Già all’inizio del virus abbiamo prescritto a tutti i nostri tesserati uno stile di vita volto principalmente a difendere la loro salute. Con principi molto rigidi” prosegue la n.1 della società.

Marzari, che lavora anche come medico presso l’Ospedale Niguarda di Milano, spiega che “se uno mi chiede perché abbiamo continuato ad allenarci rispondo che come io vado a lavorare tutte le mattine o le notti in ospedale credo che questo faccia parte della “normalità”“. “Abbiamo preso tutte le precauzioni in termini di igiene. Sanifichiamo e puliamo l’impianto due volte al giorno e lo stesso discorso vale per tutti palloni che vengono utilizzati in allenamento. E ovviamente separiamo gli accessi fra la squadra maschile e quella femminile” spiega. Gli allenamenti sono dunque ripresi alla Candy Arena, anche se è la stessa Alessandra Marzari ad avere forti dubbi sulla conclusione della stagione: “Onestamente non ho molta fiducia sul fatto che il campionato di A1 femminile possa completarsi. Mi sembrano che ci siano troppi quelli che vogliono chiudere la stagione prima e che non vogliano aspettare gli eventi“.

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