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Ci avviciniamo alla fine dell’anno solare 2022 e per forza di cose non può mancare l’appuntamento con gli incontri che hanno segnato la stagione tennistica che è giunta al termine poche settimane fa. Dieci sfide, 5 maschili e 5 femminili, che sono state in grado di suscitare interesse nel corso di questi dodici mesi. Alcune per la qualità del gioco espresso sul campo, altre per le emozioni o la tensione trasmessa. Ce n’è per tutti i gusti.
-Australian Open F: Nadal b. Medvedev 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5
Il match che ci ha riconsegnato improvvisamente il campione iberico, in grado poi di poter mettere insieme una prima metà di 2022 clamorosa. Ma allo stesso tempo anche la sfida che ha con molta probabilità condizionato la stagione dell’ex numero uno mondiale, che a livello mentale ha fatto una fatica tremenda a risollevarsi da questa rimonta subita con conseguente sconfitta al fotofinish
-MS1000 Madrid SF: Alcaraz b. Djokovic 6-7 7-5 7-6
Il fenomenale ragazzo di Murcia di certo non l’abbiamo scoperto a Madrid, d’altronde aveva vinto poco più di un mese prima il suo primo 1000 a Miami. Ma in casa, sui campi in altura della capitale spagnola, decide di presentarsi definitivamente al mondo, anche quello più casuale e restio a seguire il circuito settimana dopo settimana. Era ancora un Djokovic in condizioni non ottimali in seguito al non aver giocato quasi per nulla nel corso dei primi mesi dell’anno, ma i due danno vita ad una battaglia epica. Carlos Alcaraz è arrivato.
-Wimbledon 3T: Kyrgios b. Tsitsipas 6-7 6-4 6-3 7-6
Non inserire un match di Kyrgios in questo speciale pezzo inerente all’annata 2022 sarebbe un crimine, e quindi eccoci qui. L’australiano ne ha forse giocati di migliori, specialmente durante l’estate americana, ma la sfida al terzo turno sul Campo 1 di Wimbledon racchiude Nick in tutto e per tutto. Colpi fenomenali, litigate con l’arbitro, sfuriate contro il suo box e soprattutto una tensione altissima tra lui e il greco.
-Us Open QF: Alcaraz b. Sinner 6-3 6-7 6-7 7-5 6-3
Un match che in molti, forse, vorrebbero dimenticare. Jannik Sinner senza dubbio alcuno. Chissà, se l’allievo di Simone Vagnozzi avesse concretizzato uno di quei match point ora saremmo qui ad analizzare un Sinner vincitore slam, top-5 e sempre più in ascesa verso il 2023. O forse no, magari non sarebbe successo comunque. Non lo sapremo mai. Fatto sta che si è trattata di una ferita piuttosto profonda da ricucire a livello mentale per il giovane azzurro. La sfida rimarrà tra le più emozionanti e spettacolari di quest’annata, con un tennis di altissimo livello tra due talenti incredibili.
-Laver Cup: Sock/Tiafoe b. Nadal-Federer 4-6 7-6 11-9
E non poteva mancare anche l’addio di Federer. Dal punto di vista tecnico questo incontro non ci ha lasciato assolutamente nulla, ma da quello emotivo qualcuno fatica ancora a riprendersi. Tutto straordinario, dall’atmosfera dei giorni precedenti all’evento, a Nadal che si presenta per giocare insieme al suo amico e rivale per un’ultima volta nonostante gli impegni familiari (la nascita del suo primogenito). E poi le lacrime e le celebrazioni post-match che non verranno dimenticate. The King is dead, long live the king.
-Australian Open R3: Anisimova b. Osaka 4-6 6-3 7-6
Una sfida tra due giocatrici che arrivavano a Melbourne senza ancora mai aver perso in stagione, anche se la nipponica aveva dato forfait in semifinale nel torneo precedente. La giovane americana salva due match points nel corso del terzo parziale, prima di giocare un tie-break meraviglioso. Sembrava poter iniziare la stagione della consacrazione per Anisimova, che invece ha proseguito con i suoi alti e bassi e anche con qualche problema fisico. Ma è solo questione di tempo.
-WTA500 Stoccarda SF: Swiatek b. Samsonova 6-7 6-4 7-5
Ricordate l’incredibile striscia di 34 vittorie consecutive da parte di Iga Swiatek, iniziata nel mese di febbraio a Doha e conclusasi al terzo turno di Wimbledon contro Alizé Cornet? Ecco, durante tutti quei mesi la giocatrice che più è andata vicina a sconfiggere la numero uno del mondo è stata la russa di nascita, ma italiana di crescita, Liudmila Samsonova. I potenti colpi della classe ’98 hanno fatto tremare per più di tre ore la polacca, che ancora una volta è riuscita però a trovare le contromisure giusto in tempo.
-Us Open R2: Serena Williams b. Kontaveit 7-6 2-6 6-2
Per forza di cose la storia degli Us Open 2022 è stata Serena Williams. A tal punto che dopo questa sfida contro la testa di serie numero due del tabellone qualcuno ha iniziato anche a sognare una chiusura da film con il trionfo finale sull’Arthur Ashe. Serena risponde da campionessa ad un secondo set giocato in maniera quasi perfetta da parte dell’estone.
-Us Open R3: Tomljanovic b. Serena Williams 7-5 6-7 6-1
Ecco, quel trionfo non è arrivato a causa di Ajla Tomljanovic, che si prende meritatamente le luci della ribalta davanti ad un Ashe gremito in ogni ordine di posto e telespettatori incollati agli schermi di Espn in tv. Più di tre ore di incontro, sei palle match necessarie all’australiana di passaporto per finalmente riuscire a chiuderla. Epico.
-WTA500 Ostrava F: Swiatek-Krejcikova 5-7 7-6 6-3
Dal punto di vista tecnico probabilmente il match davvero più bello del 2022. Anche qui più di tre ore di gioco e un totale di 86 colpi vincenti tra le due tenniste. Il tutto è reso ancora migliore dalla splendida atmosfera del palazzetto di Ostrava, che ha dato vita anche ad uno dei migliori tornei di questa annata. A dimostrazione che se si va a giocare dove il tennis è amato e seguito, ne beneficiano tutti. Dalle giocatrici, alla WTA stessa, passando per gli appassionati.
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