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Giorgio Di Palermo, membro del board ATP ed uno degli organizzatori delle Next Generation Finals di Milano 2017, ha parlato ai microfoni di Sportface.it e ha confidato le sue idee mentre il torneo milanese si sta concludendo partendo dal bilancio di questa settimana di tennis: “Bilancio molto positivo, noi siamo stati più ideatori e co-organizzatori perchè la Federazione Tennis ed il Coni hanno fatto un lavoro eccellente per mettere in pratica un concept che non esisteva e su cui hanno voluto scommettere. Mi sembra che sia venuto benissimo, lo hanno fatto alla perfezione. Un evento straordinario, hanno creato delle aspettative e un successo di pubblico che veramente merita il livello di gioco di questi ragazzi. Ci stiamo divertendo moltissimo e speriamo che si divertano tutti a vedere questo spettacolo“.
Punto importante di questo torneo sono state alcune nuove regole introdotte per essere testate e poterne vedere la risposta per una possibile attuazione futura, Di Palermo è soddisfatto delle scelte anche se le modifiche necessitano prima di essere discusse: “Importante precisare che non sono nuove regole ma sono esperimenti per vedere che cosa questo tennis, che non è mai stato così in salute come negli ultimi anni, può prendere di buono da questi spunti. Ovviamente è tutto per cercare di avvicinare il tennis e lo sport ad un pubblico un po’ più giovane che magari ha esigenze di vedere delle partite con un fascino e con un impatto un po’ più immediato rispetto a quello che avviene adesso. Da qui l’idea del formato a 4 game, senza vantaggi nel corso dei giochi, senza la segnalazione del let sul servizio. Io penso che non saranno di immediata attuazione salvo quelle del riscaldamento prepartita ridotto, ma quella non è una nuova regola ma una applicazione più stretta di una precedente, oppure la regola dei 25 secondi. Le altre in generale bisognerà vedere un po’ di dibattito con media, giocatori, pubblico di appassionati ed è difficile dire ora quale sarà applicata prima. A me personalmente il formato a 4 game piace però ovviamente sono uno dei tanti e vedremo cosa succederà“.
Milano ha risposto molto bene a questa prima edizione delle Next Generation Finals e potrebbe essere pronta ad ospitare un torneo vero e proprio oppure una tappa di Coppa Davis ed anche Di Palermo è d’accordo: “Gli appassionati milanesi divorano tennis da anni e ovviamente è un pubblico che merita dei palcoscenici e degli attori di prima qualità. Logicamente si aspettano sempre un prodotto eccellente ma non è facile dare loro questa opportunità perchè il calendario tra Masters 1000 e 500 è abbastanza strutturato e, quindi bisognerebbe comprare un torneo già esistente, ma non so se qualche imprenditore o struttura saranno in grado di farlo in futuro. Venire a Milano e vedere un pubblico e dei ragazzi così entusiasti di vedere il tennis fa bene ed è molto stimolante. Viene da porsi la domanda come mai Milano non abbia un torneo importante come è stato al Pala Lido, dove ho anche lavorato oltre ad aver collaborato con Franco Bartoni nell’ultima stesura del torneo di Milano che portò Roger Federer al suo primo titolo Atp nel 2001, quindi insomma è un torneo che ha sempre avuto degli ottimi attori. Io me lo auguro, sinceramente, e spero che la città, innanzitutto, risponda bene in questi anni a questo Next Gen come ha fatto in questa edizione“.
L’intervista integrale:
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