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“Mi auguro che tutte le componenti diano la massima disponibilità per lavorare su una piattaforma programmatica rivoluzionaria. Se tutto questo dovesse avvenire sarei l’uomo più felice del mondo, in caso contrario vi garantisco che sarò il primo presidente a rivolgersi al Coni per il commissariamento della Figc”. Questo il pensiero del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina sulla complicata situazione del calcio italiano, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e le dimissioni del presidente Carlo Tavecchio. Il Coni ha avanzato l’ipotesi del commissariamento della Federcalcio, che potrebbe trasformarsi in realtà qualora la Lega di Serie A non riesca ad eleggere i propri rappresentanti entro l’11 dicembre, data in cui terminerà il mandato da commissario di Carlo Tavecchio. “Io il problema me lo pongo prima del 12 dicembre – ha sottolineato Gravina a margine dell’assemblea delle società di Lega Pro svoltasi al Grand Hotel Duca D’Este – Vorrei arrivare a quella data con delle proposte per dimostrare che siamo stati in grado di ritrovarci. In caso contrario ancora una volta avremmo dimostrato di non essere dirigenti all’altezza”.
Lega di Serie A che riveste un ruolo fondamentale per il calcio italiano: “Da tempo ho lanciato un urlo di disperazione sottolineando quanto sia fondamentale il ruolo della Lega di Serie A nel panorama del calcio italiano. Se la Lega che produce le risorse che danno vita al sistema non esprime una propria dignità di leadership, c’è davvero da essere preoccupati. Io non mi sono mai posto il problema dell’undici dicembre (data in cui terminerà il commissariamento della Lega di A, ndr) – ha proseguito Gravina – Piuttosto mi meraviglia, mi stupisce che non ci sia la consapevolezza della gravità di quello che sta accadendo nel mondo del calcio. Non per l’esclusione dal Mondiale, ma per la situazione della Lega di A, che invece dovrebbe dimostrare di voler conquistare un ruolo determinante per lo sviluppo del calcio italiano”.
Il presidente Gravina in assemblea ha rimesso il mandato nelle mani delle società: “Per coerenza, come avevo annunciato, ho rimesso il mio mandato nelle mani delle società. I club mi hanno invitato ad andare avanti: mi hanno fatto notare che non si può abbandonare la nave in un momento di difficoltà e criticità. Li ho ringraziati: trarrò nuova energia per portare avanti un progetto e dare un contributo per il rinnovo del calcio italiano”. Ben 55 presenti sulle 57 iscritte “È stata un’altra dimostrazione di grande partecipazione da parte delle società – ha sottolineato il numero uno della terza lega professionistica del calcio italiano all’agenzia Italpress – Erano presenti 55 club sui 57 iscritti al campionato: ad esclusione del Modena solo una società non ha potuto partecipare per questioni logistiche. È un segnale molto importante dell’esigenza che avvertono di vivere la vita associativa”. Gravina si è poi soffermato su quanto accaduto in assemblea: “Il bilancio è stato approvato all’unanimità. I principi informatori della Figc, anche se riguardano in maniera marginale la nostra Lega, sono stati inseriti nel nostro statuto all’unanimità. Abbiamo poi fatto una analisi sulla parte politica federale: i club mi hanno chiesto di andare avanti, ci sono stati diversi interventi molto affettuosi e per alcuni versi anche commoventi, a dimostrazione che siamo una Lega compatta e unita”, ha concluso il presidente della Lega Pro.
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