Il leader della Vendée Globe, Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) ha leggermente aumentato il suo vantaggio sul secondo classificato Yoann Richomme (Paprec Arkéa). Lo skipper normanno è stato rilevato alle 19.000 di oggi con 140 miglia nautiche di vantaggio rispetto al suo primo inseguitore. Dopo aver attraversato una zona di vento leggero, i primi due classificati della regata hanno alzato i giri grazie a un groppo che gli ha permesso di tornare a viaggiare su velocità intorno ai 20 nodi. “Abbiamo attraversato l’equatore da poco e siamo sempre più vicini all’arrivo. Sta andando tutto per bene. Ho avuto qualche intoppo organizzativo, ma la barca è ancora al 100%”, ha detto Dalin in un video pubblicato sul sito della Vendée Globe mentre sorseggiava dello champagne per festeggiare il superamento dell’equatore. La situazione di classifica rispetto a circa due settimane fa è cambiata. Al passaggio di Capo Horn di due martedì fa (24 dicembre) c’era Richomme in testa con Dalin appena dietro di otto miglia. Sono quinti quasi 150 le miglia guadagnare da Dalin a Richomme in meno di 14 giorni. Sebastien Simon resta terzo ma perdendo ulteriore terreno dalla vetta dopo aver risolto un problema all’albero e poi al generatore del motore. Lo skipper francese, costretto al ritiro nella scorsa edizione, ha accumulato un ritardo di quasi 900 miglia da Dalin. Due settimane fa erano 515. Al quarto e al quinto posto ci sono sempre Thomas Ruyant e Jérémie Beyou, rispettivamente a 2000 e 2001 miglia nautiche di distacco alla prima posizione. La mattina della vigilia di Natale i due si trovavano a 1500 e 1650 miglia, segno che i primi due hanno alzato decisamente il ritmo tra la fine dell’anno passato e l’inizio del 2025. Continua la sua scalata Sam Goodchild, che è risalito fino alla sesta posizione a 2028 miglia di distacco dalla prima posizione. C’è grande equilibrio dietro ai primi tre. Nel lotto di candidati al quarto posto vanno inseriti anche Paul Meilhat (Biotherm), settimo a 2040 miglia, Boris Herrmann (Malizia-Seaexplorer), ottavo a 2070 miglia, e Nicola Lunven (Holcim-PRB), nono a 2100 miglia. Leggermente più attardato Justin Mettraux (TeamWork – Team Snef), che chiude la top ten a 2163 miglia da Dalin.
E Giancarlo Pedote
Dopo il generaotre del motore rotto nel punto nemo, lo skipper italiano è riuscito a reagire alle difficoltà e si sta avvicinando alla volta di Capo Horn. Pedote ha sta viaggiando a una velocità compresa tra i 10 e i 15 nodi e si trova al 18° posto con 4160 miglia di ritardo dalla vetta dopo aver scavalcato Isabelle Joschke (a 4178 miglia da Dalin). Il prossimo obiettivo, dopo Capo Horn, sarebbe lo svizzero Alan Roura, che si trova circa 300 miglia più avanti.
La classifica domenica alle 19:00
1. Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) a 3083,91 miglia dall’arrivo
2. Yoann Richomme (Paprec Arkéa) 140,69 miglia nautiche da Dalin
3. Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil) a 871,86 miglia nautiche
4. Thomas Ruyant (vulnerabile) a 2000,58 miglia nautiche
5. Jérémie Beyou (Charal) a 2001,39 miglia nautiche
6. Sam Goodchild (vulnerabile) a 2028,36 miglia nautiche
7. Paul Meilhat (Biotherm) a 2040,36 miglia nautiche
8. Boris Herrmann (Malizia – Seaexplorer) a 2070,11 miglia nautiche
9 Nicolas Lunven (Holcim – PRB) a 2099,26 miglia nautiche
10. Justine Mettraux (TeamWork – Team Snef) a 2163,41 miglia nautiche