Problemi alla Vendèe Globe, il giro del mondo in barca a vela senza assistenza e scali, per l’unico italiano in gara, Giancarlo Pedote, al momento (20:30 di domenica 22 dicembre) segnalato in 19esima posizione. “Dall’Oceano Pacifico con poco vento, finalmente vi racconto cos’è successo”, ha esordito il velista italiano che è alla sua seconda partecipazione alla gara. “Nelle ultime due settimane col piede schiacciato sull’acceleratore per ritornare nel gruppo, poi sono arrivato in questa zona dove Isabelle (Joscke, ndr) è entrata per prima e aveva vento più a sinistra ed è riuscita a restata alta, mentre io e Alan (Roura, ndr) quando siamo arrivati non avevano lo stesso vento e siamo scivolati più giù nella zona limite dei ghiacci. Poi misteriosamente nel deserto del Sahara, anzi questo è molto più grande ovviamente, a venti miglia partono come delle schegge e noi qua fermi. Avremo un ritardo bestiale, tutti i nostri sforzi sono completamente buttati, il lavoro di settimane è completamente buttato, e tutto è completamente da rifare. Questa è la vela, tra poco è natale, la strada è ancora in salita, ma per me è una prova interna per non mollare, non guardarmi intorno e forse anche per smettere di guardare classifica. Devo concentrarmi solo sul mio presente e fare solamente ciò che è in mio potere facendo camminare la barca veloce con il vento che ho, perché il destino non lo posso controllare. Vi auguro un buon approccio alle vacanze di natale, spero che riuscirò a vivere bene i prossimi giorni”.
Al momento a guidare la classifica è Yoann Richomme, seguito da Charlie Dalin. Più indietro Sebastien Simon. Per loro è pronto un regalo di Natale visto che dovrebbero superare il leggendario Capo Horn nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. I loro inseguitori sperano di evitare una depressione tropicale. “Sono felice di aver smesso di aumentare il numero di strambate lungo la zona di esclusione antartica. È stato un po’ doloroso. Adesso mi imbarco per una lunga traversata di 1.400 miglia fino a Capo Horn. Non vedo l’ora di attraversarlo, perché attraversarlo significa ‘fine dei mari del sud’. Significa anche ‘bel regalo di Natale’”, ha riassunto Sébastien Simon che navigherà nei pressi dell’arcipelago della Terra del Fuoco a metà pomeriggio del 24 dicembre, svariate ore dopo il tandem Yoann Richomme – Charlie Dalin, attesi a Capo Horn tra le 23:00 e le 2:00 (ora italiana) nella notte tra lunedì e martedì. “Ovviamente è un po’ frustrante vedere i due amici scappare, ma sfortunatamente è una battaglia che non posso interpretare. Il vantaggio che ho sugli altri dovrebbe, o almeno lo spero, permettermi di attraversare Capo Horn sul podio”, le parole di Simon.