Dopo un inseguimento durato quattro anni, Charlie Dalin completa il suo personale capolavoro vincendo la decima edizione della Vendée Globe, la suggestiva regata intorno al mondo in solitaria. Ma Dalin non si è limitato a battere gli avversari, perché i 64 giorni, 19 ore, 22 minuti e 49 secondi di durata del suo viaggio hanno abbassato di oltre nove giorni il precedente primato. Un record che resisteva da otto anni, quando Armel Le Cléac’h completa la gara in 74 giorni, 3 ore e 35 minuti. Dopo aver lasciato Les Sables-d’Olonne il 10 novembre, questa mattina all’alba nella stessa località francese è andata in scena la passerella finale, in cui Dalin è stato salutato dal suono di una grande processione di barche.
Vendée Globe 2024/2025, lo straordinario viaggio di Dalin
Una gara straordinaria, quella di Dalin, che ha condotto il gruppo per la maggior parte del percorso. Il momento dell’allungo decisivo è arrivato il 31 dicembre, dopo aver resistito al tentativo di ritorno di Yoann Richomme, dando vita a un duello feroce dopo aver doppiato Capo Horn. Ma Richomme, poco dopo l’equatore, ha accumulato un distacco di circa cento miglia che non è più riuscito a colmare. Lungo la regata, Dalin ha portato a termine diversi record. In particolare, a bordo della sua barca a vela foiling, ha percorso la tratta Capo di Buona Speranza (Sudafrica)-Capo Leeuwin (Australia) in soli 9 giorni e 22 ore. Una piccola chicca a impreziosire il record della competizione.
Lo skipper francese, quando ha potuto finalmente tagliare il traguardo per primo ottenendo quella che viene considerata il Graal delle regate oceaniche, sfuggita per un soffio nel 2021, non ha resistito all’emozione e alla stanchezza, accasciandosi stremato per qualche secondo sul ponte della sua barca a vela. Qualche secondo per riprendere fiato, poi il quarantenne ha alzato le braccia al cielo ricevendo l’abbraccio della moglie e del figlio di sette anni.
“Mai provato un’emozione simile”
Atteso in conferenza stampa nel pomeriggio, Dalin ha già avuto modo di esternare il mix di emozioni vissuto una volta tagliato il traguardo: “In vita mia, non ho mai provato un’emozione simile – ha spiegato –. Con questa luce del giorno che irrompe (come detto, è arrivato all’alba, ndr), è il traguardo più bello della mia carriera. Sognavo questa edizione dal 2021. Per quattro anni abbiamo lottato con il team, abbiamo lavorato duro per pensare e sviluppare questa super barca. Tutti hanno dato il massimo per arrivare a questa barca perfetta”. Una gara in solitaria, quindi, per uno sforzo collettivo: “Tutti i membri della mia squadra sono campioni. Ho un gioiello tra le mani, sono molto contento, vincere questa corsa è un qualcosa di unico”, ha concluso.
Cos’è la Vendée Globe
Giunta alla decima edizione, la Vendée Globe è un giro del mondo in barca a vela da compiere in solitario, senza possibilità di attracco o di assistenza esterna con arrivo e partenza dal porto francese Les Sables-d’Olonne, nel dipartimento della Vandea (Vendée, appunto). La competizione fu ideata nel 1989 dal velista Philippe Jeantot, che chiuse al quarto posto la prima edizione, vinta da Titouan Lamazou. Dal 2016 si decise di introdurre la Zona di Esclusione Antartica (ZEA), un’area virtuale inaccessibile per i concorrenti per via del pericolo iceberg. In quest’edizione, però, è stato avvistato un iceberg. Non succedeva dal 2008. Un’altra magia di un’edizione da record.