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La storia di un’imbarcazione vicina a un trionfo storico, della rivincita di uno sportivo ma anche di un uomo e della sua voglia di arrivare che è “senza confini”. E’ quella di Luna Rossa, barca vittoriosa nella Prada Cup e finalista nell’ultima “America’s Cup” e del grinder Romano Battisti, che dall’argento olimpico nel canottaggio ai Giochi di Londra 2012 in coppia con Alessio Sartori, ha affrontato una nuova sfida entrando nell’equipaggio del team, malgrado non fosse mai andato a vela prima. Una storia raccontata nel libro “Dentro Luna Rossa” di Gianluca Atlante, presentato questa mattina al Salone D’Onore del Coni. “Romano Battisti è un pezzo della nostra famiglia, lo abbiamo visto crescere, diventare uomo. E’ meravigliosa la sua storia da grande canottiere a grinder, una storia che secondo me si può arricchire con nuovi capitoli, e alla quale Gianluca ha costruito una cornice perfetta”, ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò. Un libro che rivive le recenti imprese di Luna Rossa e la storia di Battisti che è stata “facile da scrivere, perché con lui ho un dialogo sincero e spontaneo. Un uomo che nasce e vive nelle montagne e domina l’acqua. Credo ce ne siano pochi come lui”, ha detto il giornalista Gianluca Atlante, autore del libro, che vanta la prefazione di Davide Tizzano.
A margine della presentazione del libro ha parlato ai microfoni di Sportface.it proprio il protagonista del libro, Romano Battisti, che non ha nascosto la grande emozione: “Mi fa molto piacere che Gianluca Atlante abbia voluto raccontare la mia avventura nella mia Coppa America. Tutti i miei amici e i miei familiari potranno vivere le emozioni che ho vissuto. Stiamo parlando di due imbarcazioni completamente diverse e di due velocità diverse. Il canottaggio si fa sull’acqua ed è molto lento, la vela va molto veloce. La Formula 1 del mare, il tempo per ragionare era davvero poco e bisognava sfruttare al meglio la situazione. Noi che facevamo la manovalanza cercavamo di fornire l’energia sempre al massimo. Max è riuscito a trasmettere la passione per la Coppa America. Quando l’ho vista sul palco da vicino ho cominciato a tremare, non è stata una bellissima emozione quella di essere arrivati secondi”.
“In quel libro c’è la storia di un atleta, un ragazzo che ha coronato il sogno, andando oltre il suo limite. Dopo aver vinto l’oro olimpico ha cambiato sport uscendo dalla comfort zone, era gusto riconoscere un tributo emozionale a Battisti”, ha aggiunto ai microfoni di Sportface.it il presidente della Federvela, Francesco Ettorre.
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