Finisce l’avventura di Luna Rossa a Barcellona. Ineos Britannia batte il team italiano con il risultato di 7-4 e si aggiudica la Louis Vuitton Cup, che permette ai britannici di staccare il pass per il Match di America’s Cup contro il Defender Emirates New Zealand, in programma dal 12 al 21 ottobre con una format al meglio delle 13 regate. “Sono molto orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto, è un momento duro ma abbiamo svolto un lavoro incredibile”, il commento di Francesco Bruni a caldo. Poi la promessa: “Luna Rossa tornerà forte”.
Finisce quindi in gara-11 il tentativo di rimonta di Francesco Bruni e Jimmy Spithill, che nel 2013 con Oracle ribaltò un 8-1 contro New Zealand. Tattico di quella spedizione era però Sir Ben Ainslie, che oggi con Ineos Britannia si gode l’ennesimo risultato prestigioso di una carriera da fuoriclasse con quattro ori olimpici e un argento a cinque cerchi. Ancora una volta è la partenza ad essere decisiva. Il team britannico accelera allo start e guadagna metri di vantaggio. Luna Rossa è la prima a virare verso il boundary di destra, ma Ineos inizia un’opera di copertura che scricchiola solamente nella terza bolina, quando Luna Rossa incrocia mure a dritta con gli avversari con soli venti metri di distacco, arrivando poi in boa con quattro secondi di ritardo.
Britannia è però velocissima in poppa e riesce a staccare nuovamente gli italiani. Il ritardo aumenta: otto secondi nel sesto gate, uno in più nell’ultima boa di bolina. L’ultima poppa è fatta di pura gestione per Ben Ainslie e compagni che non commettono sbavature nell’opera di marcatura. Luna Rossa chiude con diciassette secondi di ritardo e saluta la competizione più antica dello sport con un pizzico di rimpianto per quella rottura che ha compromesso la settima regata. Rimangono comunque i meriti di Ineos Britannia che scrive una pagina di storia dello sport nazionale: l’ultima partecipazione al Match di America’s Cup per un team britannico prima di oggi risaliva al 1964 con Sovereign.
“Ineos ha meritato di vincere, ma noi avevamo tutte le carte in regola per giocarci l’America’s Cup. Non siamo riusciti a portare a termine il lavoro che tutta la squadra aveva fatto in questi anni, grazie a tutti, ragazzi“, ha detto Francesco Bruni. “Brava Britannia, è stata protagonista di una serie fantastica – ha detto a sua volta James Spithill – Luna Rossa è come una famiglia, è dura ma questo è lo sport. Ho costruito un rapporto umano con la squadra che va oltre i risultati. Il miglior team ha vinto”, ha concluso.