Per la terza edizione consecutiva, è Emirates New Zealand a vincere l’America’s Cup. Il Defender batte 7-2 Ineos Britannia e chiude i giochi al primo match point a disposizione a Barcellona grazie ad una regata condotta magistralmente sin dall’uscita dal box di pre-partenza. Tutto davvero facile per i ‘Kiwi’ che difendono la Vecchia Brocca con l’autorità di chi sa di essere superiore a tutti. Lo hanno dimostrato a partire dalle regate preliminari, che hanno visto la partecipazione di New Zealand fuori classifica: quella è stata l’occasione per studiare gli avversari e per superare gli inconvenienti, come il danneggiamento dello scafo per una caduta dalla gru. In quel caso lo shore team lavorò tutta la notte e riuscì a riportare in acqua ‘Taihoro’ nel giro di poche ore. Da quel momento non ci sono stati più problemi. New Zealand ha aspettato l’esito della Louis Vuitton Cup, che ha sorriso a Britannia a scapito di Luna Rossa. Contro Ben Ainslie e compagni è stato un dominio. L’unico campanello d’allarme si è registrato mercoledì 16 ottobre, quando Britannia è riuscita a vincere le due regate del giorno, ma l’equipaggio di New Zealand non si è scomposto e ha imposto il suo dominio tra venerdì e sabato.Â
Con quattro match point a disposizione, Emirates se n’è fatto bastare uno. Nel box di pre-partenza, dopo un rinvio di circa 40 minuti per il vento leggero, Britannia mostra un atteggiamento aggressivo, piazzandosi sopravento e cercando di disturbare i rivali con le turbolenze. Allo start le due barche optano per la separazione immediata. New Zealand va verso destra, Ineos si dirige verso il boundary di sinistra. La partenza sembra sorridere a Ben Ainslie e compagni, ma un’accelerazione impressionante di New Zealand permette ai ‘Kiwi’ di prendere il comando al primo incrocio con precedenza. Diventano oltre 100 i metri di distacco che si tramutano in 18 secondi di vantaggio alla prima di boa di bolina. Il distacco aumenta in poppa, ma cala drasticamente nella seconda bolina: i metri di vantaggio per il Defender sono 30, pochi, allarmanti, ma New Zealand mette in scena un’opera di marcatura che non conosce scricchiolii. Nella poppa ‘Taihoro’ consolida il vantaggio. Di fatto la gara si trasforma in una passerella con 400 metri di distacco. New Zealand si conferma il team più forte con gli AC75. Fa festa il team a Barcellona. E fanno festa ad Auckland. Ora la scelta sulla prossima edizione: in corsa la stessa Barcellona, ma si parla anche di Jeddah. Luna Rossa aspetta di sapere come prepararsi al futuro.